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“Macchina del tempo” riprogramma le cellule umane
ROMA – Una vera e propria “macchina del tempo” in grado di riportare le cellule staminali e non ad uno stato
ancestrale, simil-embrionale, per consentire ai biologi molecolari di “riprogrammarle” e trasformarle in ogni tipo cellulare. Si chiama Reac (Radio electric asymmetric conveyer), configurato come Bio enhancer-neuro enhancer (B.E.N.E.), ed รจ un convogliatore che produce campi radioelettrici a bassissima intensitร . Per la prima volta la riprogrammazione delle cellule adulte รจ stata ottenuta grazie all’uso di una emissione a bassissima intensitร di un campo radioelettrico e non con l’utilizzo di ingegneria genetica o con l’uso di vettori virali. Lo studio รจ stato condotto dal team di ricercatori guidati da Carlo Ventura, professore di biologia molecolare dell’Universitร di Bologna ed รจ stato pubblicato su Cell Transplantation, la rivista americana di medicina rigenerativa: i risultati aprono prospettive senza precedenti, frutto della sinergia fra il laboratorio di biologia molecolare e bioingegneria delle cellule staminali, l’istituto Rinaldi Fontani di Firenze con il suo gruppo di ricerca nell’ambito della medicina rigenerativa e il dipartimento di scienze biomediche dell’universitร di Sassari. Il processo di riprogrammazione appena scoperto parte dai fibroblasti, che rappresentano la componente cellulare fondamentale del tessuto connettivo che a sua volta costituisce una parte preponderante di ogni organo e tessuto, spiega Ventura. E dai fibroblasti potrebbe partire un meccanismo “assolutamente generale di riparazione e rigenerazione per organi e tessuti danneggiati dalle piรน svariate patologie”. “Il tipo di riprogrammazione ottenuto per la prima volta dal team di ricerca – spiega Margherita Maioli – รจ una riprogrammazione cellulare diretta. Invece di mandare una cellula adulta non staminale indietro nel tempo finchรฉ diventa praticamente embrionale e poi da lรฌ partire per ottenere un differenziamento si รจ riusciti a far prendere a questa cellula adulta una strada diretta, ossia ad indirizzarla verso piรน destini cellulari, in questo caso cardiaco, neuronale e muscolare scheletrico, come se si partisse giร da una staminale embrionale”. (Fonte TMNews)



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