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Ex Legnochimica ed inquinamento, ambientalisti minacciati di sgombero

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Da anni pagano con puntualità il fitto al Comune di Rende

 

RENDE (CS) – L’associazione Crocevia dovrà lasciare la propria sede. Ubicata in luogo simbolico, cuore del quadrilatero dei veleni, dovrà essere trasferita. Con una nota dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Rende gli attivisti, che da anni si battono per la salute pubblica chiedendo la bonifica dell’area dell’ex Legnochimica e denunciando le criticità ambientali da contrada Lecco a Montalto Uffugo, sono stati invitati a traslocare. Il contratto di comodato d’uso dei locali (circa 3 metri quadri) che si trovano nella zona di Cancello Magdalone è scaduto il 30 giugno del 2019. L’amministrazione comunale afferma che non è più prorogabile, nonostante Crocevia abbia sempre pagato con puntualità il canone di fitto. L’unica alternativa che è stata loro proposta è di usare fino al 19 maggio 2020, saltuariamente e in accordo con altre tre associazioni, l’atrio di una scuola abbandonata. Si tratta dell’ex Istituto primario di contrada Rocchi. Uno stabile inaccessibile per i disabili in carrozzina che frequentano ogni settimana le riunioni di Crocevia e che sembrerebbe essere inagibile, sia perché in inverno vi piove all’interno, sia perché l’impianto elettrico pare non essere a norma, sia perché i bagni non sono utilizzabili. In più trattandosi di un luogo aperto non sarà possibile conservarvi computer ed archivio che contengono dati sensibili sulla contaminazione di terreni, aria, falde acquifere e sulle persone dei quartieri limitrofi che hanno contratto patologie oncologiche.

 

 

Eppure il Comune di Rende ha intimato all’associazione ambientalista di svuotare la saletta e consegnare le chiavi in «tempi rapidi, al fine di poterlo concedere alla attigua struttura sportiva», la polisportiva intitolata a Giovanni Salerno fondatore dell’associazione Crocevia. Entro il 27 Settembre dovranno andare via. Con ”rammarico ed incredulità” il presidente dell’associazione Crocevia Francesco Palummo ha quindi chiesto formalmente la revoca e/o proroga del termine di sgombero. Sentimenti che nascono, come si legge nella missiva inoltrata all’attenzione del primo cittadino, dell’assessore alle Politiche Sociali Annamaria Artese e al dirigente del Servizio Tecnico Manutentivo dell’Ufficio Patrimonio Francesco Minutolo, «dall’impegno che il sindaco Marcello Manna aveva preso presso la sede dell’associazione di confermare i locali in uso, successivamente alla richiesta di proroga depositata il 15 ottobre 2018, nonché nel mese di maggio/giugno 2019 all’incontro con le associazioni presso il centro sociale Roberta Lanzino in contrada Surdo». Senza aizzare polemiche, evitando di ricordare che lo stesso ‘trattamento’ non è stato riservato ad associazioni che si sono rivelate più ‘magnanime’ e meno critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, Crocevia ha sottolineato come sia «radicata nel territorio e svolga attività sociale in uguale misura di altre associazioni, fatto che assume importanza rilevante e prioritaria rispetto ad ogni altra considerazione». Inoltre il presidente di Crocevia Palummo ha fatto presente che nell’ex scuola di contrada Rocchi «risulta che almeno due delle tre associazioni che occupavano lo stabile vi hanno rinunciato per le problematiche strutturali»

 

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DELL’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA CROCEVIA

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