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Braglia “buttati almeno 4 punti per un problema di attenzione. Nessuno ci ha messo sotto”

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Foto Donato

Il tecnico del Cosenza alla vigilia del match contro il Livorno “abbiamo buttato almeno 4 punti per un evidente calo di attenzione e quello preso a Benevento mi ha dato molto fastidio. Potevamo essere a centro classifica e invece siamo li giù. Ma dobbiamo guardare avanti e fare una grande partita domani sera

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COSENZA – Terminata la squalifica Piero Braglia tornerà a sedere in panchina domani sera dove il Cosenza attende il Livorno in un match che sembra già un piccolo crocevia. Ma Piero Braglia non vuol sentir palare di pressioni o calcare troppo la mano sui risultati negativi delle ultime tre gare, frutto soprattutto di tre marchiani errori difensivi arrivati, sottolinea l’allenatore, per la poca attenzione “penso sia più un fatto di attenzione che fisico. Quando pensiamo che le partite sano finite ecco che buschiamo. Con il Pescara come abbiamo trovato il pareggio abbiamo smesso di giocare. Infatti loro, che hanno subito per tutto il secondo tempo, hanno iniziato di nuovo a palleggiare e ci hanno puniti. Con la Salernitana eravamo negli spogliatoi e abbiamo preso un goal dopo 2 muniti e a Benvenuto non puoi prendere goal in quella maniera. Gli unici che si erano accorti dell’errore ed hanno urlato ai compagni sono stati Perina e Corsi. Ho rivisto le immagini e ho contato 9 di noi in area e tre di loro. Perciò non puoi dare solo la colpa a uno o a un altro ma a tutti. Fa rabbia perché potevamo tornare a casa con un punto che faceva morale dopo una prestazione non buona ma ottima per come l’abbiamo interpretata. Il risultato alla fine ti dice che hai perso e quindi tutto diventa marginale, anche la buona prestazione. Se analizziamo, le gare dovevamo avere minimo 4 punti in più e trovaci a metà classifica e non in fondo. Nessuna delle squadre che abbiamo affrontato ci ha messo sotto ed è un dato di fatto. Poi i nostri problemi li sappiamo, ma non devono essere un alibi. Dobbiamo guardare avanti e fare una grande partita domani sera“.

Le scelta di non convocare Kone

Non so chi giocherà domani, devo valutare molte cose. Sono ancora molto arrabbiato per alcune cose che non mi sono piaciute del ragazzino (Kone n.d.r) e per questo l’ho lasciato a casa come ho fatto con tanta altra gente da quando sono qui. Broh è un calciatore forte, però ci sono momenti e momenti. Adesso è quello di andare sulle sicurezze e non possiamo sempre raschiare il barile. Abbiamo delle certezze, come fatto a Benevento, poi se sarà Kone o Broh lo vedremo a me non interessano i nomi ma la squadra”.

Modulo 3 5 2 e sterilità offensiva

“Tranne una gara se guardiamo le altre partite abbiamo giocato 3 volte la linea a tre. Abbiamo portato equilibrio perché i calciatori si conoscono bene anche perché ci sono due terzi della difesa dello scorso anno. Anche in avanti non abbiamo fatto male perché solo nel primo tempo ho contato almeno 7 o 8 conclusioni dalla distanza. Sta girando male e se continua così sicuramente diventa un problema. Per questo dobbiamo rimanere umili, compatti e fra di noi ci deve essere il giusto spirito e sono convinto che ne usciremo. Segniamo poco? Voi giustamente analizzate i numeri ma vi dimenticate di guadare le condizioni fisiche di Caretta, Machach e Riviere che si sono allenati da soli prima di arrivare qui. Non dimentichiamoci che abbiamo anche Litteri che ha sempre fatto bene. Non credo che solo qui a Cosenza deve fallire, non lo posso pensare visto che dove è andato ha sempre fatto goal. Deve tornare al più presto perché abbiamo bisogno di lui”.

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