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La morte di Maria Sestina Arcuri. In carcere il fidanzato accusato di omicidio volontario

Maria Sestina Arcuri

Svolta nelle indagini sulla morte di Maria Sestina Arcuri, la 26enne di Nocara deceduta dopo una rovinosa caduta dalle scale a Ronciglione nel febbraio scorso. Sarebbe stato il fidanzato ad ucciderla, ora accusato di omicidio volontario.

 

ROMA – La Cassazione ha dato il via libera sull’arresto di Andrea Landolfi Cudia, trent’anni, romano e fidanzato della ragazza. Sarebbe stato lui a uccidere Maria Sestina, morta allospedale Bel Colle poche ore dopo essere precipitata dalle scale dell’abitazione di proprietà della nonna del ragazzo, nella notte tra il 3 e 4 febbraio scorsi nonostante un disperato tentativo di intervento chirurgico alla testa. La suprema corte ha infatti respinto il ricorso presentato dal legale del giovane accusato ora di omicidio volontario della 26enne calabrese: sarebbe stato lui a spingerla giù per le scale. Secondo la ricostruzione del OM Franco Pacifici, dopo un’accesa lite Landolfi avrebbe sollevato di peso la fidanzata, lanciandola oltre il parapetto delle scale.

I familiari di Maria Sestina non avevano mai creduto alla ricostruzione dei fatti emersa in un primo momento e per il giovane era stata già chiesta la misura cautelare, a marzo, rigettata in un primo momento da Gip e poi confermata dal riesame a giugno. La difesa invece, dall’inizio ha contestato la legittimità dell’interrogatorio in audizione protetta del figlio di 5 anni che avrebbe inchiodato il padre “l’ha lanciata dalle scale”. Davanti alla Suprema corte ieri, la decisione di aprire le porte del carcere per Andrea Landolfi Cudia, dopo 8 mesi dal decesso della giovane cosentina.

L’ex pugile e operatore sanitario romano secondo gli inquirenti viterbesi, in base ai risultati dell’autopsia ma anche alle ricostruzioni sul luogo della morte di Maria Sestina e sulla testimonianza del figlioletto di 5 anni dell’uomo riconducono a lui la responsabilità. Il piccolo infatti, avrebbe visto tutto e mimato la scena con un peluche di Topo Gigio. E poi qualche ora prima della caduta, la coppia di fidanzati aveva litigato mentre era in un pub tanto che Maria Sestina, pare non volesse neanche tornare a casa confidando questo suo pensiero ad un conoscente che era nel pub. Addirittura il testimone ha raccontato che quando Andrea era rientrato dopo una sigaretta nel locale avrebbe detto che quella, era l’ultima volta che la vedeva. Ai carabinieri raccontò che entrambi erano caduti dalle scale ma per i consulenti della procura una caduta come quella non avrebbe potuto provocare un simile trauma cranico.

Il legale del giovane Luca Cococcia sottolinea che il suo assistito continua a dirsi innocente e che «ai suoi occhi è un provvedimento ingiusto perchè lui dice che amava Sestina – afferma il suo avvocato Luca Cococcia -. È provato ma ha reagito pacatamente. Gli ho spiegato che le decisioni della Corte si rispettano e che il carcere non è una condanna: il processo non c’è stato ancora ed è lì che ci difenderemo».«Giustizia è fatta per ora» ha commentato invece l’avvocato Vincenzo Luccisano, che assiste la famiglia di Sestina.

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