Calabria
Blitz in numerose province e in Calabria, colpita la Stidda. Mafiosi in ‘giacca e cravatta’
Una pericolosa organizzazione mafiosa la “stidda” che, negli ultimi anni, si รจ imposta a Gela, appropriandosi di parte del territorio ma che avrebbe esteso i suoi tentacoli in numerose province italiane
ROMA – Una settantina di persone tra capi, gregari e sodali che oltre alla gesione del traffico di droga, erano riusciti ad infiltrarsi nellโeconomia legale attraverso imprese di comodo, estorsioni, e imponendo i prodotti delle loro aziende. Il tutto accompagnato da spedizioni punitive violente con lโuso di armi o danneggiamenti seguiti da incendi. La maxioperazione della Guardia di Finanza e della Polizia sta interessando diverse province d’Italia ed ha portato anche al sequestro di beni per 35 milioni. Ad accertare l’operativitร della cosca mafiosa di matrice stiddara, con quartier generale a Brescia, che ha pesantemente inquinato diversi settori economici attraverso la commercializzazione di crediti d’imposta fittizi per decine di milioni di euro รจ stata la Procura della Repubblica di Brescia, Direzione Distrettuale Antimafia.
I ‘colletti bianchi’, mafiosi in giacca e cravatta
La Stidda, pur mantenendo le modalitร mafiose, nell’agire quotidiano si รจ dimostrata capace di una vera e propria metamorfosi evolutiva, sostituendo ai reati tradizionali nuovi business, utilizzando quale anello di congiunzione tra i mafiosi e gli imprenditori i colletti bianchi, i quali individuavano tra i loro clienti (disseminati principalmente tra Piemonte, Lombardia, Toscana, ma anche nel Lazio, Calabria, Sicilia) quelli disponibili al risparmio facile. L’indagine – che per il suo spessore ha visto il supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dello Scico della Guardia di Finanza e – ha parallelamente disvelato anche numerosi reati tributari e fenomeni corruttivi.
Con l’operazione antimafia contro la Stidda nissena la polizia di stato ha eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare di cui 26 in carcere e 7 agli arresti domiciliari a carico di persone indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi. Due persone sono ricercate.
In carcere
Di Giacomo Bruno, inteso “Marlon Brando”, gelese di 44 anni;
Di Giacomo Giovanni, gelese di 47 anni, giร detenuto;
Antonuccio Giuseppe Alessandro, gelese di 39 anni, giร agli arresti domiciliari;
Antonuccio Giuseppe inteso “Pallina”, gelese di 33 anni;
Ajdini Mirjan inteso “Emiliano o Puci”, albanese di 32 anni, giร agli arresti domiciliari;
D’Antoni Luigi, gelese di 54 anni;
Di Giacomo Vincenzo, gelese di 52 anni, giร detenuto in una casa di lavoro;
Di Giacomo Rocco, gelese di 63 anni;
Di Maggio Vincenzo, gelese di 30 anni;
Giaquinta Giuseppe, gelese di 28 anni;
Guzzardi Luciano, catanese di 55 anni;
Lauretta Emanuele, gelese di 35 anni, giร detenuto;
Lauretta Emanuele, gelese di 41 anni;
Marchese Rosario, calatino da sempre vissuto a Gela di 33 anni, giร detenuto;
Marino Gaetano, gelese di 35 anni;
Nastasi Giuseppe, gelese di 35 anni;
Palena Nicola, gelese di 37 anni, giร detenuto;
Parisi Gianluca, gelese di 36 anni;
Pennata Alessandro Emanuele, gelese di 36 anni;
Portelli Paolo Franco, gelese di 20 anni;
Romano Andrea, gelese di 25 anni;
Scerra Filippo, gelese di 44 anni;
Scilio Alessandro, gelese di 39 anni;
Tomaselli Massimiliano inteso “Emiliano”, gelese di 38 anni;
Traina Giovanni, palermitano di 44 anni, trapiantato a Gela;
Truculento Giuseppe, gelese di 51 anni. Sono stati posti agli arresti domiciliari:
Cammalleri Samuele Antonio, gelese di 32 anni;
D’Antoni Giuseppe, gelese di 30 anni;
Cosca Laura, gelese di 25 anni;
Famร Aleandro, inteso Scarabeo, gelese di 23 anni;
Peritore Benito, gelese di 43 anni, giร detenuto;
Infurna Calogero Daniele, gelese di 36 anni;
Vella Giuseppe, palermitano trapiantato a Licata di 66 anni.
Sono ricercati Antonuccio Salvatore inteso “orecchie di plastica”, gelese di 42 anni e Simone Gaetano, gelese di 48 anni. L’ordinanza รจ stata eseguita dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Caltanissetta e del commissariato di Gela, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e di Unitร cinofile di Palermo e Catania e delle squadre mobili di Catania, Siracusa, Chieti, L’Aquila, Brescia e Cosenza



Social