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Feto morto a Vibo, anche la Regione manda gli ispettori

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Il Dipartimento regionale Tutela della Salute ha disposto l’invio del “team risk management” all’ospedale Jazzolino

 

VIBO VALENTIA – Dopo l’ispezione annunciata dal ministro della Salute, Roberto Speranza e l’apertura di un’indagine interna da parte dell’Asp vibonese, anche la Regione Calabria manda gli ispettori all’ospedale Jazzolino dove ieri si è verificato il decesso del feto in grembo a una donna di 32 anni, G.M.A.

L’invio della “task force” di ispettori è stato disposto già nella serata di ieri con provvedimento adottato dal dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro: il team, composto da quattro professionisti, effettuerà verifiche e attività di audizione degli operatori sanitari che, a vario titolo, hanno avuto un ruolo nella vicenda della donna che ha perso la bimba che portava in grembo dopo essere stata rimandata a casa dai medici per mancanza di anestesisti per un parto cesareo.

La versione del marito

Secondo l’uomo, alla moglie, durante un controllo effettuato il 26 settembre scorso in cui non erano emerse anomalie, era stato detto che sarebbe stata chiamata a breve per il cesareo. La mattina del 9 ottobre alla gestante, presentatasi insieme al marito in ospedale perché non aveva ricevuto alcuna notizia, sarebbe stato detto che non si poteva procedere al parto cesareo per l’assenza di anestesisti e di tornare l’indomani. Nel frattempo, però, il bambino é deceduto.

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