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Cassano, al via le operazione di abbattimento delle opere abusive

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A seguito della firma a luglio scorso del protocollo d’intesa in Prefettura, sono iniziate questa mattina le demolizioni degli edifici abusivi

 

CASSANO ALLO JONIO (CS) – Vigili del fuoco del comando provinciale di Cosenza al lavoro stamattina nel territorio di Cassano per le operazioni di demolizione degli immobili abusivi già censiti. A luglio scorso era stata sottoscritta l’intesa, alla presenza del sottosegretario Carlo Sibilia e del prefetto di Cosenza, Paola Galeone. E oggi alle prime luci del giorno si è proceduto, alla presenza anche del Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, alla demolizione di un immobile abusivo, nell’ambito degli accordi stilati in occasione della sottoscrizione del protocollo d’Intesa interistituzionale.

L’atto d’intesa, siglato anche dalla Regione Calabria e dai componenti della Commissione Straordinaria del Comune di Cassano allo Ionio, prevede nel territorio cassanese l’avvio delle opere di demolizione degli immobili abusivi, anche appartenenti ad esponenti di spicco della criminalità organizzata, con l’ausilio di mezzi e professionalità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

L’abbattimento del manufatto abusivo di oggi, riconducibile agli eredi di un capo cosca trucidato a Villapiana nel giugno del 2018, è stata la prima di una serie di attività che, nel solco di un percorso di legalità e celerità, rappresenta una delineata strategia interistituzionale nell’ambito della quale la presenza garantista dello Stato sul territorio, in contesti particolarmente complessi come quello del comune di Cassano allo Ionio, può infondere fiducia nella sana componente produttiva ed attrarre investimenti in realtà locali vigilate da Istituzioni comunali e sovracomunali che viaggiano all’unisono, arginando situazioni di devianza e di mancato rispetto delle regole.

 

Morra a Cassano: “su 2.648 ordinanze di demolizione in Calabria, demolito il 6%”

“In Calabria sono state emanate 2.648 ordinanze di demolizione di immobili abusivi ma ne sono state eseguite, in tutto, 168, cioè il 6%. Una situazione che non può più essere tollerata“. Il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ha tenuto una conferenza stampa a Cassano, insieme al prefetto di Cosenza, Paola Galeone, in concomitanza con l’avvio dei lavori di demolizione di un immobile confiscato alla famiglia di ‘ndrangheta Portoraro.

“A mia memoria quella di stamattina – ha aggiunto Morra – é la prima demolizione che viene messa in atto in provincia di Cosenza, che é la più vasta e popolosa della Calabria e quella più interessata nella regione al fenomeno dell’abusivismo edilizio. Adesso, con operazioni come quella messa in atto stamattina, lo Stato fa capire che non si può più ripetere un passato angosciante e infame anche per responsabilità di pezzi dello stesso Stato. Questo perché le Amministrazioni locali sono parte dello Stato e debbono iniziare, loro per prime, a fare rispettare le regole. Ed è paradossale che questo rispetto delle regole avvenga oggi in un Comune che stato sciolto per infiltrazione mafiosa. Quello che lanciamo stamattina è un segnale anche e soprattutto alle Amministrazioni comunali. Non sta scritto da nessuna parte che lo Stato centrale debba sostituirsi agli enti locali”.

Il mio auspicio è che da oggi tanti altri sindaci che si trovano in situazioni come quella che si é vissuta a Cassano sentano l’obbligo morale, innanzitutto, di fare ciò che la legge gli impone. Perché la responsabilità della demolizione è in capo all’ente locale e non è tollerabile che lo Stato centrale debba subentrare perennemente. Nessuno potrà più essere omissivo perché proprio l’omissione è un grande problema ed una responsabilità politica. Lo so che conviene perché, se uno non fa il suo dovere, magari viene ripagato in termini elettorali. Ma é proprio in questo senso che bisogna cambiare mentalità. Bisogna fare capire, a noi stessi per primi, che qui la legge, se c’è, tutela tutti e in particolare i più deboli”. “L’abusivismo – ha concluso il presidente dell’Antimafia – è un reato grave che colpisce non solo l’ambiente, ma le stesse, comunità, che vengono stuprate da questi oltraggi. Oltraggi che poi producono un danno turistico perché un ambiente bellissimo come quello calabrese viene oltraggiato da una cementificazione che in Calabria è normalità”.

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