A lanciare la proposta è un nutrito gruppo di attivisti dei Meetup M5S calabresi: «abbiamo a cuore il futuro del MoVimento e della nostra Calabria. Dopo vari incontri e confronti è emerso il nome di Pino Masciari»
COSENZA – Le regole per scegliere il nostro candidato a Presidente della regione ci sono e si possono mettere in pratica senza derogarle. Così scrive un nutrito gruppo di attivisti dei vari Meetup del Movimento Cinquestelle calabresi che sottolineano come il rincorrersi di notizie che indicano nomi di papabili nostri candidati alla presidenza della Regione li ha spinti al confronto e a “decidere responsabilmente”.
«I nomi fatti, persone encomiabili e rispettabilissime non rappresentano in tutto i nostri valori. Dopo vari incontri e confronti é emerso il nome di Pino Masciari: uno di noi, un cinque stelle. La sua storia parla da sola e in Calabria – scrivono – abbiamo bisogno di una persona come lui che a viso aperto, con cuore e coraggio, ha combattuto la ‘ndrangheta, senza compromessi rimettendoci tutto, rischiando la vita».
«Il MoVimento 5 Stelle vuole il cambiamento, tutti devono sapere che non scherziamo, che la ‘ndrangheta la vogliamo combattere senza se e senza ma come ha fatto lui. Sappiamo bene che la ‘ndrangheta si sentirebbe sfidata e senza scampo ed é questo che vogliamo per riscattare la nostra Terra. Questa scelta sarebbe dirompente rivoluzionaria contro tutti i poteri forti stratificati nei centri decisionali a tutti i livelli».
«Sappiamo – proseguono gli attivisti – che per provare a vincere un semplice e sconosciuto attivista non sarebbe mai scelto ma Masciari non é un semplice attivista é stato il nostro candidato in Piemonte all’uninominale prendendo oltre 90.000 preferenze – il più votato in Piemonte, figuriamoci in Calabria. Quello che vogliamo é che siano accantonati questi nomi altisonanti e che la competizione tra attivisti dia il suo esito per noi quello sperato di vedere scelto dalla base un uomo che merita di rappresentarci. Lui e tutti noi per il Movimento contro i vecchi politici ammuffiti e tracotanti. Per questo motivo – concludono nella nota – aspettiamo che altri attivisti simpatizzanti e liberi cittadini sostengano questo nome».
