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Comune in default, cosa cambia? Commissariamento, tasse e servizi. Via 19 consulenti

Cosenza

Comune in default, cosa cambia? Commissariamento, tasse e servizi. Via 19 consulenti

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Comune in dissesto

Il dissesto decretato dalla Corte dei Conti porterĂ  inevitabilmente al commissariamento del Comune. Ma cosa cambia per il cittadino? Tra tasse, taglio dei servizi, crediti congelati e taglio del personale dovranno essere adottati provvedimenti eccezionali per risanare l’Ente

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COSENZA – Il dissesto del Comune di Cosenza dovrebbe essere ufficializzato tra un paio di settimane dal Consiglio Comunale. SarĂ  il Prefetto a comunicare la decisione dei giudici della Corte dei Conti. Nel momento in cui viene ufficializzato il dissesto il Comune viene commissariato. Sindaco, giunta e consiglio comunale restano in carica ma saranno coadiuvati da una commissione espressamente designata dal Ministero degli Interni che si occuperĂ  del disavanzo pregresso, ovvero dei debiti maturati fino al 31 dicembre del 2018. L’amministrazione in carica dovrĂ  gestire il bilancio e contribuire al risanamento attraverso l’adozione di provvedimenti eccezionali.

L’aumento delle aliquote, Municipalizzate e i servizi

L’Ente in dissesto è chiamato ad approvare un nuovo bilancio che prevede l’elevazione delle entrate al livello massimo consentito dalla legge. Vale a dire che tutte le tasse comunali (IMU, TARSU e addizionale comunale,) saranno aumentate al massimo di quanto previsto dalla legge. Nel piano di bilancio, che dovrĂ  essere allegato alla delibera di dissesto, dovrĂ  essere indicata la previsione di aumento delle imposte, delle tasse e dei canoni patrimoniali nella misura massima consentita dalla legge, con il recupero della base imponibile totalmente o parzialmente evasa. Sugli immobili sarĂ  applicata l’aliquota massima del 7 per mille con l’obbligo di riscuotere celermente i proventi derivanti dal rilascio delle concessioni e la copertura integrale dei costi di gestione del servizio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In questo caso, perĂ², per i cosentini non dovrebbe cambiare nulla visto che le aliquote da 9 anni sono giĂ  al massimo dalla fase di pre-dissesto. Discorso diverso per i servizi al cittadino. Saranno eliminati quelli non indispensabili e contenuti altri livelli di spesa. Nell’erogazione dei servizi, dovranno essere assicurati con alta prioritĂ  e quelli indispensabili. Si dovrĂ  provvedere al contenimento delle perdite di gestione degli enti ed organismi dipendenti dall’Ente Locale nonchĂ© delle aziende municipalizzate, provincializzate, consortili e speciali, entro limiti compatibili con il bilancio riequilibrato dell’ente e sino al definitivo risanamento del bilancio.

Comune in dissesto

19 consulenti lasceranno subito Palazzo dei Bruzi

Il capitolo piĂ¹ consistente sui tagli interessa il personale comunale. Pertanto dalla procedura di dissesto scaturiranno esuberi di personale che verrĂ  posto in mobilitĂ  (la proporzione è di 1 dipendente per 93 abitanti). Inoltre la procedura di dissesto provocherĂ  l’immediata interruzione del rapporto con i 19 consulenti professionisti esterni dell’Amministrazione scelti dal Sindaco Occhiuto. Lasceranno Palazzo dei Bruzi Francesco Converso, Giampaolo Calabrese, Iole Perito, Massimo Bozzo, Eva Catizone, Giuseppe Nardi, Marcello Falbo, Giovanni De Rose, Antonio Molinari, Luigi Vircillo, Vincenzo Massimo Pezzullo, Emanuela Gagliardi, Roberta Santelli, Romualdo Raffaele De Stefano, Federico Totera, Roberto Ermanno Albano, Mario Campanella, Angela Carbone,  Giuseppe De Rose.

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Alienazione dei beni e crediti congelati

Insieme al Commissario, il Comune è anche tenuto a contribuire all’onere della liquidazione in particolare con l’alienazione del patrimonio disponibile non strettamente necessario all’esercizio delle funzioni istituzionali, con la destinazione degli avanzi di amministrazione dei cinque anni a partire da quello del dissesto e delle entrate straordinarie, con la contrazione di un mutuo a carico del proprio bilancio. Ai fini dell’alienazione dei beni immobili possono essere affidati incarichi a societĂ  di intermediazione immobiliare, anche appositamente costituite. L’ente locale, qualora intenda evitare le alienazioni di beni patrimoniali disponibili, è tenuto ad assegnare proprie risorse finanziarie liquide, anche con la contrazione di un mutuo passivo, con onere a proprio carico, per il valore stimato di realizzo dei beni. Il comune in dissesto non puĂ² contrarre nuovi mutui, con eccezione dei mutui finanziati dallo Stato e contratti per il risanamento dell’ente locale dissestato, nonchĂ© dei mutui con oneri a totale carico dello Stato o delle regioni.

Il dissesto colpirĂ  anche tutti i creditori dell’Amministrazione. Tutti i crediti anteriori alla dichiarazione di dissesto devono essere sottoposti al vaglio dell’organo straordinario di liquidazione, con una procedura simile a quella dell’accertamento del passivo nella massa fallimentare. I debiti verranno cristallizzati, saranno estinte d’ufficio le procedure esecutive in corso con inserimento nella massa passiva dell’importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese e con la conseguente inefficacia dei pignoramenti eventualmente eseguiti e non saranno piĂ¹ consentite azioni esecutive nei confronti dell’ente.

ResponsabilitĂ  e incandidabilitĂ 

Gli amministratori riconosciuti dalla Corte dei Conti responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati. I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili, inoltre, sono incandidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo.

 

https://quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/cosenza/319203-dissesto-per-il-comune-di-cosenza-sentenza-della-corte-dei-conti

 

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