Un lungo sfogo quello dell’ex sindaco di Cassano, comune sciolto per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Papasso è nuovamente candidato alla carica.
CASSANO ALLO IONIO (CS) – Gianni Papasso, è l’ex sindaco di Cassano ed il comune, proprio durante la sua amministrazione è stato sciolto per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Papasso ha deciso di ricandidarsi ma in una nota si scaglia contro quelli che definisce i suoi “soliti” avversari che – scrive – “sono gli stessi che hanno tramato per far sciogliere il consiglio comunale, e che stanno spargendo contro di me tanto veleno, tanta infamia, fango e falsità. Per imbrogliare gli elettori, stanno facendo circolare la voce secondo la quale a breve verrei arrestato e che se divento sindaco dopo meno di un mese il consiglio comunale sarà nuovamente sciolto. Ovviamente si tratta di un falso clamoroso!”.
“Non ho procedimenti particolarmente preoccupanti, non ho in corso azioni giudiziarie che potrebbero minare la tenuta del consiglio comunale. E’ fango – scrive Papasso – nient’altro che fango. È un accanimento senza limiti. Non è’ bastata la profanazione della lapide di mio padre, non gli è bastato il mio allontanamento dal Comune. Non si sono inteneriti nemmeno difronte alle lacrime e al dolore – continua Papasso – che ha sconquassato me ed i miei figli. Con viltà continuano ingiustamente a massacrarmi”.
Gianni Papasso cita anche l’esistenza di un profilo falso su Facebook “appositamente creato, intestato a Rossini Rossini in cui è testualmente scritto “Campagna elettorale davvero anomala! Un candidato a sindaco (soprannominato ormai il nuovo boss della Sibaritide, che minaccia, accusa e smentisce lo Stato) un altro candidato che non parla. A tutto questo si aggiunge ancora il fatto che taluni paurosamente sparlano dei miei figli definendoli drogati. Lasciatemi in pace e lasciate stare i miei ragazzi che amo tanto”.
