Non sono stati resi noti i nomi ma ci sarebbero già degli indagati nell’ambito di un’inchiesta scaturita dal blitz compiuto lunedì negli uffici del Comune
VIBO VALENTIA – Le accusa mosse agli indagati nell’inchiesta sul Comune di Vibo Valentia sono di illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose e concorso esterno in associazione mafiosa. Lunedì scorso il blitz della Guardia di Finanza negli uffici dell’ente per sequestrare documenti che risalirebbero ai primi anni del 2000. Le fiamme gialle stanno visionando tutto ciò che riguarda l’impiantistica sportiva, i venditori ambulanti, l’illuminazione pubblica ai vari capitolati di appalto, fino alle manifestazioni fieristiche.
Massima attenzione poi sulle delibere di Giunta, di Consiglio, sulle determine, le variazioni di bilancio, soprattutto quelle recanti cifre corpose, che hanno ottenuto l’ok dell’assemblea civica; ma anche gli affidamenti dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria alle ditte per le quali va verificato se sia stato adottato il criterio di “rotazione”. L’indagine è condotta dalla Dda di Catanzaro e in particolare dal Pm Antonio De Bernardo.