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Anche in Calabria lo screening neonatale per la diagnosi precoce di malattie congenite

Screening neonatale

Potrà essere effettuato anche nella nostra regione in tutti gli 11 punti nascita. Permetterà di identificare diverse malattie congenite. Maria Lucente, presidente della società italiana di neonatologia della regione Calabria “una grande conquista di civiltà”

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COSENZA – Lo screening neonatale è uno dei più importanti programmi di medicina preventiva pubblica. L’articolo 38, comma 2, dei nuovi “Livelli essenziali di assistenza” in vigore dal 19 marzo 2017, garantisce a tutti i neonati le prestazioni necessarie e appropriate per la diagnosi precoce delle malattie congenite previste dalla normativa vigente e dalla buona pratica clinica, incluse quelle per la diagnosi precoce della sordità congenita e della cataratta congenita, nonché quelle per la diagnosi precoce delle malattie metaboliche ereditarie individuate con decreto del Ministro della Salute. Anche in Calabria, negli 11 punti nascita della Regione sarà possibile effettuare lo screening neonatale. È stato infatti firmato  il protocollo d’Intesa tra il CEINGE – BIOTECNOLOGIEAVANZATE S.c.a.r.l.  e l’AOU “ Mater Domini” di  Catanzaro. A darne notizia il direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute – Regione Calabria,  Antonio Belcastro che ha ringraziato il Presidente della Regione Campania, De Luca per la disponibilità mostrata nel mettere a sistema collaborazioni professionali e sinergie in campo sanitario, indispensabili per declinare, al meglio il diritto alla salute.

Particolare soddisfazione per l’importante obiettivo raggiunti,  è stata espressa dalla dr.ssa Maria Lucente, Presidente della Società Italiana di Neonatologia Regione Calabria. La presidente Sin, nel ringraziare il Dr. Antonio Belcastro per l’impegno mantenuto e che era stato manifestato nei diversi incontri avuti con i Neonatologi e Pediatri di Calabria ha evidenziato come lo screening neonatale “ rappresenti una grande conquista di civiltà che consentirà di avere anche per i neonati calabresi una diagnosi precoce di tante malattie metaboliche, molte delle quali particolarmente gravi”.

“La collaborazione con il CEINGE  – ha concluso la dr.ssa Lucente – garantirà, inoltre, un positivo Interscambio culturale e scientifico utile a trasferire le conoscenze più avanzate con sicure ricadute favorevoli al miglioramento della qualità delle cure dei bambini calabresi”.

 

 

 

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