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Produzione e traffico di droga, 10 persone in manette

Calabria

Produzione e traffico di droga, 10 persone in manette

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guardia di finanza 85

L’operazione รจ stata chiamata in codice “pollice verde”. Altre tre persone sono indagate a piede libero

 

REGGIO CALABRIA – Dieci persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla locale procura della Repubblica. Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di droga oltre che di illecita detenzione, spaccio e produzione di sostanze stupefacenti. Alcune delle persone coinvolte sono state trasferite in carcere, per le altre sono stati disposti gli arresti domiciliari. Altre 3 persone risultano indagate a piede libero. Disposto anche il sequestro di beni.

I 10 soggetti, tutti reggini, gestivano in house la coltivazione e il confezionamento di marijuana che poi provvedevano anche a spacciare al consumo.ย Nel corso dell’operazione รจ stato fatto anche il sequestro preventivo di beni. Complessivamente sono 13 le persone coinvolte. Gli arrestati, secondo l’accusa, appartenevano a unโ€™organizzazione operante nella zona centro-sud della cittร , prevalentemente nei quartieri di Pellaro, San Cristoforo e nel centro cittร .

A capo c’erano Domenico Di Grande, 60 anni, e Valentino Buzzan, di 59 e l’associazione aveva nella sua disponibilitร  3 siti nei quali era coltivata marijuana. Si tratta di unโ€™abitazione con annesso giardino nel quartiere di San Cristoforo, nonchรฉ altri due terreni nella zona sud della cittร . La droga era prodotta con metodologie tecnologicamente avanzate, tese a garantire unโ€™eccellente qualitร  dello stupefacente coltivato.

Un business a “Km 0”

Durante le indagini sono state scoperte oltre 200 piante di cannabis, dalle quali lโ€™organizzazione avrebbe potuto ricavare diverse migliaia di dosi di marijuana da distribuire direttamente alla vendita sulle piazze di spaccio cittadino. Da qui il nome attribuito all’operazione, โ€œPollice Verdeโ€, assegnato con particolare riferimento, spiegano gli inquirenti, alla maniacale dedizione posta in essere dai criminali arrestati alla produzione dello stupefacente, con tecniche che sbaragliavano la concorrenza e garantivano elevati profitti. Nei siti di coltivazione, รจ stato, infatti, rilevato che la sostanza stupefacente era curata, annaffiata, raccolta, fatta essiccare e confezionata, per poi essere distribuita direttamente al consumo tramite una rete di pusher, tutti stabilmente partecipi allโ€™associazione. In buona sostanza – dicono gli inquirenti – si trattava di un vero e proprio business โ€œa km 0โ€.

Le indagini si sono svolte tramite attivitร  di appostamento, pedinamento e osservazione, controlli e perquisizioni, sequestri e riscontri investigativi. In termini prettamente piรน economici, possedendo e gestendo attraverso la coltivazione dello stupefacente ed evitando cosรฌ di limitarsi a spacciare sostanza stupefacente acquistata da altri, l’organizzazione otteneva profitti piรน elevati rispetto ad altre omologhe organizzazioni, riuscendo, al contempo, a essere di gran lunga piรน concorrenziale, sia in termini di qualitร , sia in termini di prezzo.

Lโ€™associazione scardinata aveva una tipica struttura โ€œpiramidaleโ€, con ruoli interni ben definiti: Di Grande e Buzzan, oltre a sovrintendere ai lavori di coltivazione delle numerose piante di cannabis, si adoperavano per la ricerca dei terreni e degli altri spazi su cui avviare i lavori di produzione dello stupefacente in house; tenevano i contatti tra tutti i membri dellโ€™organizzazione; cedevano, personalmente, la marijuana prodotta a una selezionata clientela o ai vari pusher appartenenti gruppo criminale e incaricati della vendita al minuto della droga.

Gli altri membri dellโ€™organizzazione si occupavano prevalentemente di cedere la marijuana al dettaglio; procurare allโ€™associazione nuovi clienti; fare da intermediari tra i capi dellโ€™associazione e altri soggetti nelle cessioni di stupefacente caratterizzate da un valore particolarmente elevato; coadiuvare i propri โ€œsuperioriโ€ nella materiale attivitร  di coltivazione e cura delle piante di cannabis. Il gip ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere per 9 persone e degli arresti domiciliari per una. Disposto anche il sequestro preventivo di beni mobili nella disponibilitร  dei capi del sodalizio criminale, utilizzati per i fini illeciti dellโ€™associazione.ย 

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