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Omicidio Battaglia, 6 misure cautelari. Nel mirino esponenti del clan dei Piscopisani

Calabria

Omicidio Battaglia, 6 misure cautelari. Nel mirino esponenti del clan dei Piscopisani

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Per il fatto di sangue si trova già in carcere Antonio Felice, 32 anni, di Piscopio, ritenuto l’esecutore materiale della sparatoria.

 

VIBO VALENTIA – I carabinieri del Norm della Compagnia di Vibo Valentia al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno eseguito all’alba di oggi 6 misure cautelari – quattro misure in carcere e due obblighi di dimora – a carico di altrettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, coinvolti nella sparatoria avvenuta nella notte fra il 27 e 28 settembre scorso a Piscopio, frazione di Vibo, e che ha portato alla morte del 21enne Salvatore Battaglia ed al ferimento di Giovanni Zuliani.

Si tratta, secondo la Dda, di esponenti del clan dei Piscopisani accusati di omicidio, tentato omicidio, favoreggiamento personale, porto e detenzione di arma da fuoco. I reati sono aggravati dal metodo mafioso e da qui la competenza del gip distrettuale di Catanzaro. Per questo fatto si trova già in carcere Antonio Felice, 32 anni, di Piscopio, ritenuto l’esecutore materiale della sparatoria.

In carcere sono finiti Antonio Felice, 32 anni; Michele Ripepi, 19 anni; Giovanni Zuliani, 23 anni, ferito nel corso della sparatoria. Gli arrestati sono tutti di Piscopio. Agli arresti domiciliari è finito Michele Fiorillo, 32 anni, di Piscopio, residente a Ionadi. Obbligo di dimora, invece, per Antonio Francolino, 25 anni, e Giuseppe Francolino, 24 anni, anche loro di Piscopio.

Tra gli arrestati il ferito nella sparatoria

Giovanni Zuliani è il giovane ferito nell’agguato in cui è stato ucciso il 21enne Salvatore Battaglia e anche lui è finito in manette questa mattina. Con gli arresti di oggi, i carabinieri di Vibo, coordinati dalla Dda di Catanzaro, ritengono di avere individuato i presunti favoreggiatori del presunto autore materiale, Antonio Felice. E anciora, oltre a Zuliani e Felice, è stato arrestato anche Michele Ripepi, 19 annni, rimasto illeso nel corso della sparatoria avvenuta nei pressi della villetta comunale. Zuliani e Ripepi sono accusati di favoreggiamento personale per avere taciuto l’identità dell’autore dell’omicidio e anche di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. Ai domiciliari è stato posto Michele Fiorillo (32) mentre il Gip di Catanzaro ha disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Vibo Valentia per i fratelli Antonio e Giuseppe Francolino, rispettivamente 25 e 24 anni. Sono accusati di favoreggiamento personale avendo omesso di riferire quanto a loro conoscenza pur avendo direttamente assistito al delitto.

E’ stato il nuovo pentito ad aiutare sulle indagini dell’omicidio

Bartolomeo Arena, 43 anni,  è il nuovo pentito di ‘ndrangheta a Vibo Valentia che ha deciso di collaborare con la Dda di Catanzaro da qualche mese e che ha aiutato i Carabinieri a far luce anche sulla sparatoria avvenuta a Piscopio nella notte fra il 27 e 28 settembre scorso in cui è rimasto ucciso Salvatore Battaglia e ferito Giovanni Zuliani. Arena, nel maggio scorso, si era reso irreperibile insieme ad Antonio Pardea, 33 anni, anche lui di Vibo Valentia. I due hanno poi fatto rientro in città. Bartolomeo Arena, vicino al clan Lo Bianco di Vibo Valentia e poi al gruppo di Andrea Mantella, anche quest’ultimo divenuto collaboratore di giustizia nel 2016, ha iniziato a collaborare temendo per la sua vita. Le sue dichiarazioni potrebbero portare ad un vero “terremoto giudiziario” sulla città di Vibo Valentia.

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