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Cosenza, manovra di assestamento “lacrime e sangue” con numerosi tagli alle spese

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Cosenza, manovra di assestamento “lacrime e sangue” con numerosi tagli alle spese

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Palazzo dei bruzi Comune di Cosenza 7

“Tengo tuttavia a tranquillizzare i cittadini perché sul piano amministrativo e tributario non cambia nulla e non risentiranno in alcun modo di tale stato”

 

COSENZA – Italia in Comune Cosenza, il Primo Circolo PD Centro Storico e Frazioni Cosenza e il CASCo – Comitato Area Storica Cosenza citano la frase del sindaco Mario Occhiuto che commentò la deliberazione di dissesto promulgata dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti ad ottobre, rappresentando inevitabilmente una situazione diversa da quella che è nei destini dei cittadini cosentini.

“E’ un peccato che ci si dimentichi di un atto della Giunta comunale (Deliberazione n° 80 del 22 Luglio 2019) che anche alla presenza del sindaco stesso, approvò gli schemi di variazione al Bilancio di previsione 2019-2021. Tale documento fu approvato agli inizi del mese di agosto poi dal Consiglio comunale in presenza di un parere negativo dell’organo di revisione (e questa è storia). La manovra di assestamento “lacrime e sangue” è composta da numerosi tagli alle spese previste inizialmente e con l’occasione riportiamo una tabella che già pubblicammo qualche giorno – scrivono – dopo la deliberazione di cui sopra e che riporta alcuni esempi di quanto sinora affermato: la città nel corso di questi mesi è caduta ancor più nel baratro proprio per gli effetti di una situazione finanziaria critica”.

spese comune

“Gli stipendi non erogati ai dipendenti, il mancato pagamento delle spettanze dei rifiuti, il caos sulle mense, i problemi sull’erogazione dell’anticipazione di cassa. E’ un elenco non definitivo e certamente sarà alimentato da altri casi, non c’è nulla di cui andare fieri tutt’altro. Sarebbe piuttosto il caso che l’amministrazione iniziasse a riflettere ed a fare un’autocritica seria alla luce di un percorso (quello del dissesto) che sarà estremamente difficile per tutti, con enormi rischi sul tessuto economico e ricadute sociali. Essendo valutato come fallimentare il modello Cosenza, non solo dagli avversari politici, sarebbe necessario un atto di responsabilità restituendo alla città la possibilità di esprimersi elettoralmente, aprendo una nuova stagione politica. Nel prossimo anno e mezzo Cosenza ha bisogno di risposte e fatti concreti non del solito racconto di una realtà parallela.”

Riepilogo grafico comunicato

 

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