Calabria
Camorra e ‘Ndrangheta unite nell’attività di spaccio a Roma
Un accordo pacifico di collaborazione tra camorra e ‘ndrangheta per spartirsi le piazze di spaccio a Roma
ROMA – Per anni si sono divise le piazze di spaccio nella Capitale. E stamattina è scattata un’operazione in un accordo “pacifico” di collaborazione. E’ quanto emerge dall’operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma, in collaborazione con i comandi dell’Arma territorialmente competenti e della Guardia Civil spagnola, che questa mattina hanno eseguito 33 ordinanze cautelari nei confronti di persone legate a due diverse associazioni, una vicina alla ‘Ndrangheta e una vicina alla Camorra, interconnesse dalla mutua assistenza nello specifico settore del narcotraffico.
Gli arresti, nell’ambito dell’operazione “Akhua“, sono eseguiti nelle province di Roma, Napoli, Cagliari, Oristano, Reggio Calabria e Varese, ma anche in Spagna. Sempre questa mattina i militari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia del procuratore facente funzioni Michele Prestipino, stanno eseguendo un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa un milione di euro.
Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio di droga, aggravate dall’uso delle armi. Le indagini hanno portato alla luce due distinte consorterie criminali capeggiate da Vincenzo Polito e Francesco Filippone, legati alla ‘ndrina di Rosarno in Calabria, l’altra dai fratelli Salvatore e Genny Esposito, collegati con il gruppo camorristico dei Licciardi di Secondigliano a Napoli.



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