Parole dure quelle del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri a seguito degli arresti nell’ambito dell’inchiesta “Eyphemos” sulla cosca di ‘ndrangheta degli Alvaro e sul Comune di San’Eufemia d’Aspromonte
REGGIO CALABRIA – “L’indagine condotta con scrupolo dal Commissariato di Palmi, dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dalla Direzione nazionale anticrimine che ha portato all’operazione di stamattina offre uno spaccato della politica locale che non ci fa onore“. Il procuratore Bombardieri spiega “mi riferisco alle persone e non a gruppi o partiti politici. Si tratta di elementi che cercavano spasmodicamente una candidatura elettorale, quale che fosse, al di là di adesioni ideali”.
“I soggetti fino all’ultimo hanno cercato di individuare il partito o il gruppo politico cui associare il proprio nome perchè ritenevano il partito uno strumento per essere eletti. Le scelte sono in ragione della possibilità più o meno certa di essere eletti”. “Vicende inquietanti che li vedono associarsi con soggetti ‘ndranghetisti. Un appoggio elettorale scambiato per favori. Sconforta registrare questo coinvolgimento della ‘ndrangheta nella richiesta di voti”.
Il viceministro dell’Interno Matteo Mauri sull’operazione di questa mattina in Calabria sottolinea come questa “conferma la capacità e l’abnegazione dello Stato nel contrastare ogni attività delle organizzazioni criminali e qualsiasi tentativo di infiltrazione”. “Agli investigatori e agli agenti coinvolti, che in queste ore stanno eseguendo centinaia di perquisizioni anche nel centro e nel nord dell’Italia – prosegue Mauri – va il nostro totale ringraziamento e apprezzamento per il lavoro svolto. Quella con la criminalità organizzata è una guerra e contro i tentativi di infiltrazione e di inquinamento delle Mafie nell’economia e nella società italiana continueremo a rafforzare le azioni di contrasto con la massima fermezza”.
“La lotta dello Stato per sconfiggere la ‘ndrangheta prosegue”
“Apprendiamo dell’arresto in Calabria di Domenico Creazzo, il sindaco di Sant’Eufemia e neo eletto nel Consiglio regionale calabrese con Fratelli d’Italia. Creazzo è stato arrestato questa mattina all’alba, nell’ambito della maxi-operazione “Eyphemos”, con l’accusa di voto di scambio politico mafioso. Per gli inquirenti Domenico Creazzo, che dal centrosinistra si è poi candidato alle ultime regionali con il partito di Giorgia Meloni, avrebbe coltivato e realizzato il progetto di presentarsi e vincere le elezioni regionali rivolgendosi alla ‘ndrangheta”.
Lo dichiarano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, componenti della commissione d’inchiesta bicamerale Antimafia: “Secondo le prime indiscrezioni, sarebbe indagato dalla Dda anche un parlamentare eletto con Forza Italia. In attesa che la magistratura faccia il suo corso, vogliamo ribadire che l’operazione di questa mattina, dimostra che la lotta dello Stato per sconfiggere la mafia e la ‘ndrangheta, cancellandole dalla vita della società civile, prosegue senza sosta ed è più forte che mai”.
Jole Santelli: “sono garantista, evitare condanne preventive”
“La magistratura fa il suo lavoro e la politica non può che prenderne atto. E così avverrà anche nel caso dell’operazione ‘Eyphemos'”. Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria: “Per quanto mi riguarda – aggiunge – sono garantista: ritengo che occorra estrema prudenza e, soprattutto, sia sempre necessario evitare condanne preventive. La lotta alla criminalità organizzata è una priorità nella nostra terra, ma bisogna evitare di sovrapporre i campi per non incorrere in strumentalizzazioni”.
