Site icon quicosenza

Bimbo morto nella piscina di Campagnano, chiesti 5 anni per gli imputati

tribunale palazzo giustizia cosenza 1

Il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per gli imputati nel processo scaturito dopo la morte del piccolo Giancarlo Esposito

 

COSENZA – Sta per arrivare alla conclusione il processo relativo al decesso di Giancarlo Esposito il bimbo di 4 anni trovato senza vita il 2 luglio del 2014 nel “Kinder garden” della piscina comunale di Campagnano a Cosenza. Nel registro degli indagati per la morte del piccolo Giancarlo sono stati iscritti Carmine Manna (legale rappresentante della società che gestisce la piscina comunale), Franca Manna, Luana Coscarello, Martina Gallo e Ilaria Bove (educatrici). Per tutti e 5 gli imputati il pm Cerchiara ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione ieri mattina, nell’aula della Corte di Assise di Cosenza, presieduta dal giudice Giovanni Garofalo.

La sentenza è prevista per il 18 marzo prossimo. Gli imputati sono accusati di essere responsabili, a vario titolo, del tragico evento che si è verificato in una delle piscine per bambini allestite nella piscina. La difesa degli imputati sostiene, anche a seguito di una perizia che la morte del piccolo Giancarlo sia da attribuire ad una patologia genetica: la miocardite. Ma la Procura di Cosenza ha sempre portato avanti la linea dell’annegamento e della responsabilità della struttura in merito al decesso del bambino.

Exit mobile version