Italia
Conte “lockdown fino al 3 maggio, poi riapertura graduale. Conviveremo con il virus”
Il presidente del consiglio ha firmato il nuovo DCPM con le misure fine al 3 maggio. Da martedì 14 riapriranno librerie, cartolibrerie e negozi per neonati. Istituita una task force guidata da manager ed esperti che guidare l’Italia nella fase 2 “dovremo imparare a convivere con il virus. Lotteremo fino alla fine per gli eurobond, Salvini e Meloni dicono falsità”
.
COSENZA – Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la proroga delle restrizioni dovute al coronavirus fino al 3 di maggio con qualche eccezione e con la graduale riapertura dove tutti gli italiani dovranno imparare a convivere con un virus che non scomparirà per diversi mesi “ho predisposto un nuovo Dcpm con le misure prorogate fino al 3 maggio – ha detto Conte – so che è una decisione difficile ma necessaria che ho assunto dopo diversi incontri con la squadra dei ministri, con le regioni, le province e i comuni, i sindacati e il comitato tecnico e scientifico. I segnali della ella curva sono incoraggianti e vi sono evidenti indicazioni che le misure stanno dando dei frutti. Le misure stanno funzionando“.
Con condizioni giuste, riaperture anche prima del 3 maggio
“L’ufficio europeo dell’OMS ha detto che l’Italia sta rappresentando un modello per tutti – ha continuato Conte – ma proprio per questo non dobbiamo mollare e allentare. Se cedessimo adesso i risultato fin qui ottenuti potrebbero essere persi e dovremo iniziare da capo. Dobbiamo mantenere alta la soglia dell’attenzione, farlo adesso che siamo vicino alla Pasqua per i ponti del 25 aprile e del 1 maggio. Siamo tutti impazienti di ripartire. L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa riaprire con gradualità e cautele. Dipenderà dal nostro comportamento e compiere questo ulteriore sforzo anche in questi giorni di festa continuando a mantenere le distanze sociali. La proroga delle misure che ho appena firmato vale per anche le attività produttive. Nello stesso tempo cerchiamo di ponderare gli interessi in campo. Ci sta molto a cuore il nostro tessuto produttivo. La nostra determinazione è quella di allentare il prima possibile le misure per i nostre attività commerciale e far ripartire l’Italia ma ancora non siamo nelle condizioni di ripartire a pieno regime. Dobbiamo ancora attendere”. Poi una promessa a tutti gli italiani “quello che vi posso promettere è che se anche prima del 3 maggio si verificassero le giuste condizioni, agiremo di conseguenza. C’è qualche piccola variazione sulle attività produttive. Dal 14 aprile riapriamo cartolibrerie, librerie e negozi per neonati e bambini. Abbiamo avuto tante richieste e difficoltà e le ripariamo ma con moderazione. Riapriremo alla silvicoltura, ovvero al taglio dei boschi per i combustibili solidi e riapriamo anche le varie attività forestali”.
Task force ed esperti per la riapertura
“Il lavoro per la fase due è già partito, non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto dal nostro territorio. Siamo già la lavoro per fare ripartire tutto in piena sicurezza. Dovendo convivere con il virus stiamo lavorando ad un programma che poggia su due pilastri: istituzione di un gruppo di lavoro di lavoro di esperti e protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questa nuova fase – ha specificato Conte – ci avvarremo un gruppo di esperti come sociologi, psicologi, esperti in organizzazione del lavoro e manager che dialogheranno con il comitato tecnico scientifico. In questo modo avranno la possibilità di ripensare ai modelli organizzativi che dovranno tenere conto della qualità della vita. Il gruppo è presieduto da Roberto Colao o annovera diverse personalità anche dall’estero”.
Il Mes esiste dal 2012, Salvini e Meloni mentono
Poi la stilettata all’opposizione “Le proposte dell’Eurogruppo sono un primo passo verso una risposta europea: Gualtieri ieri ha fatto un gran lavoro. Ma è un primo passo che l’Italia, e su questo siamo pienamente d’accordo con Gualtieri, giudica ancora insufficiente. Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni che hanno parlato di trappola. Mentono e creano solo danni al lavoro che stiamo facendo in UE. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza. Non abbiamo ancora una regolamentazione concreta, parliamo di affermazioni di principio. Dobbiamo ancora lavorare in questa direzione ma per la prima volta lo abbiamo messo nero su bianco e gli altri Paesi hanno dovuto convenire sulla necessità di lavorare adesso per questo strumento, perché sia immediatamente applicabile. Abbiamo bisogno di voi, di tutti i cittadini italiani. Le falsità, le menzogne ci fanno male, perché ci indeboliscono nella trattativa. La lotta per gli eurobond, la farò al Consiglio dell’Ue e non chiederò il MES. Non firmerò nulla senza strumenti adeguati alla sfida al coronavirus“.



Social