Al canile sanitario di Donnici c’è Leila, una cagnolina buonissima di soli 4 anni. Questa settimana vi raccontiamo di un importante studio che vede protagonisti i nostri amici a 4 zampe con i quali è in corso un’attività di addestramento per riconoscere il coronavirus con l’olfatto
Leila
Il suo musetto dolce e il suo colore particolare la rendono davvero unica. Leila ha solo 4 anni di età ed è di taglia media, per un peso di circa 22 chili. E’ arrivata al canile con i suoi cuccioli ed è compatibile con i suoi simili, che siano maschi o femmine. Adora infatti giocare con tutti ed è una cagnolina dolce e affettuosa e con un carattere mite e pacato.
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Coronavirus, in Inghilterra parte lo studio sui cani che fiutano il virus
Test, tamponi, analisi sierologiche sono le modalità di cui da tempo sentiamo parlare per verificare la positività di una persona al Covid 19. Con il virus dovremo convivere per molto tempo, ma una nuova possibilità arriva proprio dai nostri amici pelosi. Dei cani conosciamo già la possibilità di ‘fiutare’ e scoprire malattie come il diabete, il Parkinson e persino il cancro: ora i nostri amici a quattro zampe, davvero i più fedeli amici dell’uomo, potrebbero scoprire se uno è positivo o meno al Covid-19.
I ricercatori del London School of Hygiene and Tropical Medicine, del Medical Detection Dogs e della Durham University, si stanno preparando «ad addestrare in maniera intensiva i cani in modo tale che possano essere pronti in sei settimane. Sappiamo che altre malattie respiratorie modificano l’odore del corpo e dunque esiste la possibilità che lo faccia anche il Covid-19». In Iran è stato aperto un centro di addestramento cinofilo. Secondo lo studio la velocità con la quale i cani fiuterebbero la positività sarebbe di gran lunga più incisiva rispetto a test e tamponi.
