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‘Ndrangheta, arrestato in Svizzera dopo tre anni di latitanza

Carabinieri 146

Roberto Pisano, 41enne gioiese, è stato arrestato a Bienne, in Svizzera dalla Polizia Federale Elvetica. Era ricercato in Italia per traffico di sostanze stupefacenti, minacce e altri reati

 

GIOIA TAURO (RC) – Decisive le indagini della Stazione Carabinieri e della Sezione Operativa di Gioia Tauro (RC), che hanno portato all’emissione di un mandato d’arresto europeo, nei confronti di Roberto Pisano, 41enne, figura contigua alle locali cosche di ‘ndrangheta Piromalli-Molè di Gioia Tauro, latitante dal novembre 2017. Il latitante rintracciato dai carabinieri di Gioia Tauro, in forza di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura di Palmi, su indicazione dei Carabinieri, è stato rintracciato nella cittadina elvetica, ove l’uomo conviveva con la moglie e lavorava come cameriere e pizzaiolo presso un’osteria del posto.

I militari della Stazione di Gioia Tauro, sono riusciti a localizzarlo a Bienne, in Svizzera, al termine di una complessa attività di indagine, svolta anche con la collaborazione della polizia austriaca ed elvetica nonché con il supporto del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale (CriminalPol). L’uomo si era reso irreperibile fin dal novembre 2017, quando la Procura di Palmi aveva emesso nei suoi confronti un ordine di esecuzione per la carcerazione, unificando una serie di pene concorrenti per un totale di un 8 anni e 7 mesi da espiare. Tanti i reati di cui si era reso responsabile: produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, minacce e diversi altri reati commessi tra Pesaro, Ancora e Gioia Tauro tra il 2007 e il 2015.

L’individuazione e la cattura sono giunte, dunque, all’esito di un’intensa attività info-investigativa, coordinata dalla Procura di Palmi e condotta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro nel corso della quale è stato accertato che l’indagato, benché latitante, lavorava come dipendente presso un’osteria del posto, nel Cantone Svizzero di Berna, da dove continuava a mantenere contatti con i propri familiari. Pertanto, sulla base delle evidenze raccolte nel corso dell’attività di ricerca, la Procura della Repubblica di Palmi ha richiesto l’emissione di un mandato di arresto europeo in ottemperanza al quale la Polizia elvetica, avvalendosi prioritariamente degli elementi forniti dai militari dell’Arma, sono riusciti a catturarlo mentre si trovava nella cittadina svizzera di Bienne.

Il Pisano, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria Svizzera ed è in attesa di formale estradizione in Italia con richiesta già inoltrata dal Ministero della Giustizia italiano.

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