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Terrorismo: «Grazie Allah per il Covid». Arrestato 38enne aiutò un detenuto a Rossano

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A Milano è stato arrestato un trentottenne originario di Bari. Inneggiava al terrorismo e sui social ringraziava Allah per il Coronavirus. Un detenuto di Rossano, secondo le intercettazioni, “è la persona che lo ha convertito e radicalizzato”

 

MILANO – Negli atti che hanno portato al suo arresto anche la vicenda dei soldi che donò ad un detenuto della casa circondariale di Rossano. Nicola Ferrara, il 38enne arrestato dai carabinieri del Ros per istigazione al terrorismo, avrebbe fornito “assistenza economica” con tre vaglia, per un totale di 400 euro, a Ghassen Hammami detenuto nel carcere di Rossano Calabro (Cs), arrestato in un’indagine dei pm di Perugia sempre per istigazione al terrorismo.

Il particolare emerge dall’ordinanza cautelare. Hammami, tra l’altro, come risulta dalle intercettazioni, “è la persona che lo ha convertito e radicalizzato”. I due hanno tenuto anche un “strong>rapporto epistolare” mentre Hammami era in carcere.

Nell’ordinanza, tra l’altro, vengono riportati anche tutti gli altri contatti ‘pericolosi’ di Ferrara, tra cui alcuni ‘indiretti’ con El Madhi Halili già condannato a Torino per associazione con finalità di terrorismo, perché “pubblicava video e materiali riferibili allo sceicco Abou Muhammad Al Adnani, riportando particolari degli attentati di Parigi e Bruxelles”. Contatti anche con Mario Cavallaro indagato in un’inchiesta per terrorismo della Digos di Bari e Foggia.

Covid: “è una cosa di Allah, positiva”

Nicola Ferrara, 38enne originario di Bari arrestato stamattina dalla sua radicalizzazione nel 2015 era in contatto attraverso i social con altri estremisti, ed istigava i propri interlocutori ad abbracciare il jihad globale contro tutti gli infedeli. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico. L’uomo era impegnato a diffondere l’ideologia dello Stato islamico attraverso diverse piattaforme social condividendo immagini, video e documenti che esaltavano le violenze commesse dai terroristi dell’Is. In una intercettazione avrebbe commentato che l’emergenza Covid “è una cosa di Allah, una cosa positiva” perché “la gente sta impazzendo” e per i non musulmani “tutto l”haram’ adesso è difficile farlo”, ossia sono stati tolti loro i vizi.

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