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A scuola prima di Natale. Azzolina e Conte per riaprire, ok dei sindaci “ma solo in sicurezza”

“L’obiettivo comune è di riaprire le scuole in sicurezza e con protocolli sanitari specifici”: così rispondono i sindaci delle città metropolitane alla riunione convocata oggi dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sul rientro in classe degli studenti

 

ROMA – Fumata bianca sulla scuola? I sindaci sembrano essere concordi con il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla riapertura delle scuole prima di Natale. “Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale. Stiamo lavorando per questo” aveva annunciato il premier Giuseppe Conte indicando la prima data utile per il rientro a scuola in presenza degli studenti attualmente in Dad dopo il ponte dell’Immacolata.

“Abbiamo offerto la nostra massima disponibilità a collaborare con il governo: l’obiettivo comune è di riaprire le scuole. Un obiettivo con ogni evidenza di interesse dei bambini e dei ragazzi nella duplice ottica di contenere la dispersione scolastica e garantire l’indispensabile socialità assicurata nelle prime classi”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine dell’incontro convocato dalla ministra Azzolina e che ha coinvolto tutti i sindaci metropolitani. “La nostra massima e unitaria disponibilità a collaborare, però, non può prescindere da alcuni nodi sui quali siamo tornati a sollecitare la ministra e, per suo tramite, l’intero governo”.

“Bisogna intervenire – spiega il primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro – perché si fissino orari di ingresso e uscita davvero scaglionati e sull’incremento di mezzi di trasporto, soprattutto extraurbani, per garantire che si evitino affollamenti sugli autobus e alle fermate. Servono protocolli sanitari univoci e chiari per fissare le modalità di tracciamento, di quarantena e utilizzo dei test rapidi. Nel corso della riunione è emersa anche la necessità dell’adeguamento tecnologico delle scuole per consentire che la didattica a distanza conti su connessioni efficienti”.

Ipotesi riapertura scuole

E’ ancora un ipotesi ma il ministro dell’Istruzione e il presidente del Consiglio vorrebbero accelerare l’ingresso in aula con la riapertura graduale per gli studenti delle superiori (con la didattica a distanza che scenderà alla quota del 50%), ma anche della seconda e terza media nelle zone più a rischio contagio da Covid-19, fissando la data al 9 dicembre. Se così fosse, gli studenti ritornerebbero in classe fino alle vacanze di Natale che inizieranno il 23 dicembre. Tutto dipenderà dall’evoluzione della curva nelle prossime settimane. Saranno decisivi anche i nuovi dati sui contagi attesi nella giornata di venerdì.

Se da una parte il Movimento Cinque Stelle e Italia Viva sono favorevoli all’apertura, dall’altra Pd e Leu non sembrano essere compatti con un’ala che pone un freno. Con un laconico “decide la scienza” il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, sembra quasi non volersi sbilanciare per una battaglia che, se vinta, sarebbe un punto a favore dei 5stelle e della Azzolina.  “Decide il governo sulla base dei dati scientifici e con la scuola – ha sottolineato Zingaretti – Ma la scuola è aperta anche se a distanza, scelte diverse devono essere valutate”.

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