Calabria
Ospedali chiusi in Calabria, sindaci chiedono un incontro a Spirlì
Sono 18 i sindaci che chiedono alla Regione la riattivazione e la reimmissione dei presidi ospedalieri ingiustamente chiusi o depotenziati negli ultimi decenni nei propri Comuni
CARIATI (CS) – Continua l’azione di protesta e proposta istituzionale di 18 sindaci dei comuni calabresi già sede di presidi ingiustamente chiusi a seguito del fallito piano di rientro sanitario del 2010 o depotenziati in questi ultimi 10 anni.
“Chiediamo di poter essere ricevuti in Regione per poter condividere la proposta complessiva di rilancio della sanità finalizzata alla riapertura, alla riattivazione e alla reimmissione dei presidi ospedalieri nella rete regionale“. È quanto scrivono e richiedono al Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, i primi cittadini – promotori e sottoscrittori dell’iniziativa – dei Comuni di Acri, Rogliano, Mormanno, Praia a Mare, Scilla, Trebisacce, San Marco Argentano, Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore, Firmo, Lungro, Taurianova, Soriano Calabro, Palmi e Oppido Mamertina.
“Chiediamo l’opportunità di poter esporre compiutamente la situazione che i rispettivi territori sono costretti a subire ancora di più in questa emergenza. – proseguono – Nella battaglia di civiltà per la garanzia del diritto alla salute delle nostre comunità che congiuntamente abbiamo deciso di portare avanti, ci auguriamo di avere anche la Regione Calabria dalla nostra parte”.



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