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Rende, il dramma di Noemi. Vive in una casa popolare che fa “acqua” da tutte le parti

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Rende, il dramma di Noemi. Vive in una casa popolare che fa “acqua” da tutte le parti

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degrado Noemi

La denuncia di Libera Rende: “sono anni che quella casa necessita di una serie di interventi per il rifacimento del tetto e della relativa copertura. Nonostante le innumerevoli sollecitazioni presentate, il Comune rimane impassibile a questo dramma umano”

 

RENDE (CS) – Noemi è una donna di 49 anni, con gravi problemi di disabilità psichica, che vive nel centro storico di Rende in una casa popolare di proprietà comunale. A causa delle intemperie – che ogni anno provocano crepe – l’edificio è preda di infiltrazioni d’acqua e tanta umidità. Sono anni che quell’alloggio necessita di una serie di interventi per il rifacimento del tetto e della relativa copertura, senza questi lavori l’edificio è preda delle intemperie che ogni anno provocano crepe, infiltrazioni d’acqua e tanta umidità, senza contare che l’abitazione sia, anche, priva dell’impianto di riscaldamento a causa della rottura della caldaia ed è costretta a riscaldarsi con una stufetta. Tutto questo sta causando alla povera Noemi dolori reumatici e problemi respiratori, senza contare che l’abitazione sia, anche, priva dell’impianto di riscaldamento a causa della rottura della caldaia”. La denuncia arriva da Libera Rende.

“Nonostante le innumerevoli sollecitazioni presentate al Comune di Rende da Noemi – aggiunge – con il supporto dei suoi familiari, presso l’Ufficio tecnico comunale del Dott. Minutolo, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Manna continua a rimanere impassibile davanti a questo dramma umano, di una persona con gravi problemi di disabilità. Inoltre sembra che per ben due volte la somma per i lavori sia stata stanziata (circa 20.000€) per poi essere stata dirottata su altre ‘pratiche’ da parte dell’Ufficio Tecnico. Noemi – precisano- è molto legata alla casa, era la casa dei suoi genitori, la casa dove è cresciuta, e non ha nessuna intenzione di lasciarla a causa dell’inadempienza del Comune, nonostante anche i familiari, data la negligenza dell’Ente pubblico comunale, abbiano cercato di convincere Noemi a trasferirsi presso la loro abitazione”.

degrado casa noemi 3

“Ora noi ci chiediamo, ma com’è possibile che il Sindaco Marcello Manna e l’Assessore alle politiche sociali Annamaria Artese possano permettere tutto ciò, lasciare un disabile mentale ed inabile al lavoro in queste condizioni, con il rischio per il Comune di Rende di incorrere in sanzioni penali, qualora a Noemi dovesse crollare il tetto addosso, ipotesi non remota viste le condizioni della sua dimora. Noemi – conclude Libera Rende – ha il sacrosanto diritto di vivere nella sua casa e il Comune di Rende ha il dovere legale e morale di rendere agibile e sicura la sua abitazione”.

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