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Torano C., Corbelli accusa gli amministratori “padroni”
TORANO CASTELLO – I “padroni” del Comune. A Torano Castello, centro della Media Valle del Crati, distante una manciata di km da Cosenza, è, da tempo, in atto un quotidiano attacco alle regole del buon governo e della democrazia.
L’inquietante denuncia viene fatta da Franco Corbelli, carismatico leader del noto Movimento “Diritti Civili”, che di guerre contro le ingiustizie e battaglie a difesa del sociale ne ha fatto, da oltre vent’anni, una missione. Nel mirino di Corbelli, sono finiti il sindaco Sabatino Cariati e un suo fedelissimo assessore Guido Fazio. I due, secondo lo stesso leader del movimento, da tempo “spadroneggiano” sul territorio, gestendo la cosa pubblica in maniera “personale”, senza tenere conto del rispetto della democrazia. Corbelli, infatti, dichiara che l’assessore Guido Fazio, con il “placet” del sindaco, ricopre contemporaneamente sette incarichi di livello istituzionale, nonché è titolare di un’impresa edile che lavora nel territorio comunale della sua Torano. Franco Corbelli, spiega che Guido Fazio è «consigliere comunale, assessore all’urbanistica, ingegnere progettista, direttore dei lavori, responsabile tecnico e della sicurezza, nonché progettista del nuovo cimitero». Un uomo pieno di risorse, verrebbe da dire. «Macchè – insiste il leader di “Diritti Civili – gli incarichi che gestisce l’assessore sono figli di una spietata politica accentrista e plurimandataria. Non per ultimo – prosegue – è stato nominato dal Comune tutor di un gruppo di giovani per un progetto tra l’amministrazione comunale e il centro per l’impiego. Basta pensare che quest’amministratore – fa rilevare – autorizza lavori edili nel Comune, quale assessore all’Urbanistica e li esegue con la sua impresa, di cui – ricorda Corbelli – è direttore del cantiere e responsabile della sicurezza». Queste anomalie Franco Corbelli le ha sempre segnalate alla procura della Repubblica e alla prefettura di Cosenza. Più di una volta, infatti, è stato ricevuto sia dal procuratore capo Dario Granieri, che dal prefetto Raffaele Cannizzaro. Ai due “simboli” dello Stato e della legalità ha denunciato gli atti illegittimi del sindaco e dell’assessore. Corbelli ha caricato anche altro. «Per biechi interessi personali – ha sottolineato – nerl giro di poco tempo è stata cambiata la destinazione d’uso ai posti auto di un’immobile dell’assessore Fazio, trasformati in un bar di proprietà dello stesso amministratore e in magazzini ad uso commerciale, oggi tutti affittati». Le insistenti segnalazioni di Corbelli hanno portato la Procura ad aprire un’inchiesta, delegando i carabinieri della locale stazione, coordinati dal maresciallo Antonio Di Vasto e i militari della Compagnia di Rende, ad avviare approfondite e certosine indagini in tal senso.



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