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Tirreno pulito? Task force di interventi. E Occhiuto ci crede “da giugno i primi risultati”.

Occhiuto Mare sporco 1

COSENZA – “È un fatto positivo che quest’anno la Regione e le altre istituzioni si siano occupate del problema della depurazione già da novembre mentre negli altri anni ne parlavamo a giugno a luglio quando non si poteva fare nulla. Spero che proprio da giugno cominceremo ad avere un mare pulito anche laddove pulito non è stato mai“. Così il presidente della Regione Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a Catanzaro sull’annoso problema dell’inquinamento del mare, soprattutto sul Tirreno e a pochissime settimane dall’avvio della prossima stagione estiva.

“Per la depurazione – ha aggiunto Occhiuto – sono state già avviate tutte le procedure relative allo smaltimento dei fanghi (in mare, per la cattiva depurazione, vengono sversate circa 27mila tonnellate) a cura della Regione nel tratto che va da Tortora a Nicotera. Si procederà già dai prossimi giorni e questo consentirà ai nostri depuratori, che ora hanno vasche interamente riempite di fanghi, di funzionare al meglio. Abbiamo già progettato, inoltre, una pulitura straordinaria dei fiumi e dei fossi che si farà maggio e stiamo progettando degli interventi per ridurre l’inquinamento portato a mare dai torrenti. In prospettiva, c’è molto da fare perché vanno collettati alla rete fognaria tanti comuni che al momento non lo sono”.

“Quello che stiamo facendo – ha detto ancora il presidente della Regione – è un grande intervento in emergenza nel tratto più inquinato della nostra regione per ridurre l’inquinamento del mare già dalla prossima estate. Spero che si riuscirà così ad avere un mare pulito almeno per il 40/50%. Ci sono, poi, alcune realtà come Paola e Fuscaldo dove persistono problemi ancor più gravi legati alla presenza anche di edifici pubblici che non sono collettati e che provocano un inquinamento non arginabile nemmeno dal buon funzionamento dei depuratori. Devo dire, comunque, che sono molto soddisfatto della collaborazione interistituzionale che si è prodotta su questo tema per iniziativa delle Procure della Repubblica e del Comando generale dei carabinieri. C’è grande attenzione da parte di tutte le istituzioni sul problema della depurazione e questo mi pare sia già un punto di partenza”.

La Regione Calabria, tra il 18 gennaio e il 3 febbraio, ha condotto un’indagine nell’area marino costiera tirrenica calabrese compresa tra Tortora e Nicotera, con l’effettuazione di sopralluoghi congiunti tra Regione, Arpacal e Amministrazioni Provinciali presso tutti gli impianti di proprietà comunale, o comunque ricadenti nel territorio comunale, che effettuano il trattamento delle acque reflue urbane. I controlli hanno interessato 38 amministrazioni comunali e 48 impianti di depurazione per tutti gli impianti sono state rilevate le caratteristiche di funzionalità con particolare riguardo alla gestione dei fanghi di depurazione; la rilevazione della gestione dei fanghi di depurazione ha consentito di ottenere i dati conoscitivi sui quantitativi dei fanghi prodotti nell’anno 2021, dei fanghi smaltiti, dei fanghi accumulati negli impianti, nonché la presenza e la funzionalità di sistemi di disidratazione quali nastro-presse, letti di essiccamento, centrifughe. Dai dati trasmessi è emerso una chiara situazione di criticità per la presenza di notevoli quantità di fanghi accumulati negli impianti di depurazione comunali, per un totale complessivo di oltre 22.000 tonnellate di fanghi attualmente depositati negli impianti. Per questo Il presidente della Regione ha preso di petto la situazione e disposto, con apposita ordinanza, la gestione e lo smaltimento da parte della Regione dei fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane al fine di garantire la corretta erogazione del servizio pubblico di depurazione.

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