Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Vaccino, le linee di indirizzo alle Regioni per la 4′ dose “un Hub ogni 50mila abitanti”

Calabria

Vaccino, le linee di indirizzo alle Regioni per la 4′ dose “un Hub ogni 50mila abitanti”

Le linee di indirizzo per le Regioni, dopo la circolare del ministero della Salute, sull’estensione della platea vaccinale agli over 60

Pubblicato

il

Vaccino pfizer 1 3

COSENZA – Un hub vaccinale ogni 50.000 abitanti, integrati da altri punti vaccinali presso strutture sanitarie stanziali come presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie. Questo uno dei passaggi delle linee di indirizzo, dopo la circolare del ministero della Salute, sull’estensione della platea vaccinale agli over 60 destinataria della seconda dose di richiamo nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19, inviate alle Regioni dal generale Tommaso Petroni, direttore Unità completamento campagna vaccinale. La platea è stimata in circa 12 milioni ai quali sottrarre chi sarà guarito.

Ogni Regione/PA fornirà entro il 22 luglio prossimo all’l’Unità per il Completamento della Campagna Vaccinale – si legge nelle linee di indirizzo – le capacità massime di somministrazione, in base alla propria pianificazione, suddivise per hub/punti di somministrazione attivi; hub/punti di somministrazione attivabili; strutture sanitarie stanziali quali potenziali stazioni vaccinali; medici di medicina generale; farmacie o altro.

Modello misto di somministrazioni

La campagna vaccinale primaria, durante lo stato di emergenza, è stata incentrata sulla disponibilità di grandi hub vaccinali, con il coinvolgimento progressivo dei medici di medicina generale e delle farmacie. In considerazione del contesto attuale e della platea individuata “si può configurare, da subito, un modello misto di somministrazioni, in cui gli hub vaccinali potrebbero essere previsti a livello provinciale in numero crescente in funzione della popolazione residente e tenendo conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori”, si legge ancora nelle nuove linee di indirizzo stabilite dalla struttura in funzione del secondo richiamo del vaccino anti-Covid dedicato agli over 60.

Le modalità della campagna di richiamo

La campagna di richiamo – si specifica nel documento – si svilupperà secondo le seguenti modalità: a carico dell’UCCV (Unità per il completamento della campagna vaccinale) l’approvvigionamento di vaccini, di kit di somministrazione e la loro distribuzione; a carico delle Regioni/PA la somministrazione dei vaccini attraverso hub, strutture sanitarie stabili, medici di medicina generale, farmacie e altro in funzione della popolazione target da sottoporre a vaccinazione. In linea con il quadro normativo vigente, l’Unità per il Completamento della Campagna Vaccinale provvederà ad approvvigionare i vaccini e i kit di somministrazione, a sovraintendere alla distribuzione, a monitorare i fabbisogni operando le attività di compensazione tra le varie Regioni/PA e a monitorare il raggiungimento dei target. L’Unità continuerà a supportare le Regioni con le attività amministrative finalizzate a garantire la disponibilità di personale sanitario richiesto per la campagna vaccinale. Si prevede, inoltre, anche una campagna di comunicazione “focalizzata sulla puntuale e trasparente necessità di una vaccinazione tempestiva e sulla validità dei vaccini nella prevenzione dell’aggravamento e della letalità del contagio” dove “è fondamentale l’apporto dell’Iss e dell’Aifa”.

13427

Speranza “per la quarta dose da oggi evidenza solo per over 60”

Sin dall’inizio “abbiamo chiesto che ci fosse una posizione univoca a livello di Unione Europea”. Il testo di Ecdc e Ema conferma la raccomandazione della quarta dose, secondo richiamo, del vaccino anti-Covid, alle persone sopra i 60 anni e “dice con chiarezza che in questo momento non ci sono indicazioni ed evidenze per estendere ulteriormente la platea. L’evidenza scientifica che deriva in primis da queste agenzie ci guiderà. Valuteremo poi”. Così all’ANSA, a margine di un evento della Fondazione Maruzza sulle cure palliative pediatriche, il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a una domanda su un eventuale abbassamento dell’età per la quarta dose. “Questo è lo stato delle cose – ha aggiunto Speranza – il resto verrà valutato passo per passo. Grazie ai vaccini anche con un numero di casi così alto ci stiamo permettendo di evitare sostanzialmente ogni tipo di restrizione”. “I vaccini – ha concluso il ministro – sono stati il vero game-changer. Il mio invito alle persone è di seguire la raccomandazione delle autorità sanitarie, delle autorità scientifiche. Questo penso che sia la cosa che ci può consentire di affrontare al meglio anche i prossimi mesi. Di non aspettare, di prenotarsi per il vaccino, di mettersi subito in sintonia con questa fase nuova di campagna vaccinale”.

 

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA