RENDE – Per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marcello Manna sarà una vera e propria “rivoluzione”, per la Federazione Riformista, invece, un semplice ritorno al passato. La diatriba si articola attorno al tema sempre scottante dei rifiuti. Ma, per meglio comprendere cosa sta accadendo, torniamo a qualche giorno fa quando Domenico Ziccarelli, assessore al ramo, ha annunciato “importanti novità” nella gestione del settore, a partire dall’abolizione dei mastelli che, a suo dire, già dalla fine di luglio, diventeranno soltanto un lontano ricordo. A soppiantarli sarà l’arrivo dei bidoni carrellati, con cui si cercherà di cancellare quelle orribili micro-discariche sparse un po’ ovunque davanti ai condomini.
Si dirà, qual è il problema? Perché i Riformisti non gioiscono e attaccano? La ragione è semplice e la spiegano così:
“Che cosa sono questi carrellati? I carrellati sono i cassonetti eliminati anni fa dalla coppia Manna-Pellegrino, ceo della Calabra Maceri, allorché si tentò di modificare il sistema di raccolta vigente a Rende durante le amministrazioni riformiste che, come i cittadini ricorderanno, funzionava alla perfezione, con costi minori e con una città che si presentava pulitissima”. Insomma, par di capire, se da una parte la Giunta Manna si appresta a dire ai cittadini che presto la città sarà più pulita grazie a una innovativa politica del “rifiuto”, dall’altra parte i Riformisti rivendicano la paternità di scelte compiute in passato, poi snobbate e messe in discussione dai propri successori politici. “Alle spalle dei rendesi che – denunciano – ne hanno subito i contraccolpi economici. Ma l’attacco della Federazione Riformista non si limita alla diatriba mastelli/carrellati. La querelle, infatti, s’estende pure alle isole ecologiche, le famigerate Pez. Se l’assessore Zicarelli fa sapere che il Comune sta lavorando all‘installazione di telecamere, che dovrebbero svolgere un ruolo di “deterrenza” nei confronti dei furbetti e degli inquinatori di turno, la questione per i Riformisti è invece molto più complessa e delicata da risolvere. Come dimostra il seguente passaggio della nota che il gruppo consiliare di minoranza s’è affrettato a inviare agli organi d’informazione: “A quanto è dato capire – si legge nel comunicato – le cosiddette isole ecologiche non saranno spostate e continueranno a deturpare i punti più frequentati e belli della città, ove attualmente sono ubicati”.
La stoccata finale chiama in causa lo stesso sindaco di Rende, Marcello Manna al quale, nella sua veste di presidente dell’ATO, viene addebitata “l‘incapacità di non aver realizzato il famoso “eco-distretto“, in mancanza del quale si è reso necessario conferire all’estero i rifiuti”. Se le rinnovate politiche ambientali renderanno la città di Rende più pulita, i cittadini lo scopriranno nelle prossime settimane. Così come potrebbero trovarsi divisi in due fazioni: quella pro mastelli e l’altra pro carrellati. La battaglia del “rifiuto” è soltanto all’inizio.
