Provincia
Belmonte, la Posedonia oceanica rivive sui fondali dell’isolotto d’Isca
I ricercatori del dipartimento di Chimica dell’Unical hanno ricreato in laboratorio la preziosa pianta marina che cattura la plastica e produce ossigeno
AMANTEA (CS) – Una pianta marina endemica del Mediterraneo le cui praterie rivestono un’enorme importanza per la vita del mare e il suo litorale. Si tratta della Posidonia oceanica che offre tantissime risorse ecologiche tra cui, secondo un nuovo studio, la cattura di frammenti di plastica nei nostri mari. Definita come il polmone del nostro mare, la Posidonia oceanica è un indicatore della qualità delle coste e la sua presenza è garanzia di salubrità ambientale. Si tratta di una pianta acquatica tipica del Mar Mediterraneo. Essa dà origine a delle distese praterie sommerse che costituiscono uno degli ecosistemi più ricchi e produttivi del nostro mare. Spesso scambiata per un’alga, la Posidonia oceanica è in realtà una pianta con caratteristiche simili alle quelle terrestri, con radici, un fusto rizomatoso e foglie nastriformi che possono raggiungere anche il metro di lunghezza. Essa svolge un ruolo fondamentale anche nella produzione di ossigeno. Grazie al suo sviluppo fogliare, infatti, libera nell’ambiente fino a venti litri di ossigeno al giorno per ogni m2 di prateria. Secondo recenti studi la posidonia oceanica ha anche un altro fondamentale ruolo: riesce ad essere filtro e trappola per la plastica nelle zone costiere.
Grazie a metodi e processi di coltivazione in acquario sviluppati nel Laboratorio di Biologia e Proteomica Vegetale del dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università della Calabria da alcuni semi di posidonia sono stati fatti crescere e sviluppare diventando nuovi esemplari. Delle vere e proprie plantule che sono state poi trapiantate a Fondali di Scogli di Isca a Belmonte Calabro, uno dei 14 SIC-ZSC marini della Calabria; un ambiente sottomarino protetto in un tratto di mar Tirreno che circonda due piccoli ma affascinanti faraglioni di roccia. Questo specchio di mare, dunque, grazie ad un progetto di ripopolamento in collaborazione con il Flag Perla del Tirreno e l Ente Parchi Marini Regionali, è stato quindi ripopolato con nuove piante di Posidonia che era quasi scomparsa.
FOTO – VIDEO Francesco Greco



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