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Fatture pagate 2 volte da Asp a studio radiologico, condannati imprenditori

Calabria

Fatture pagate 2 volte da Asp a studio radiologico, condannati imprenditori

«Sentenza ingiusta» replicano Francesco e Giuseppe Fiscer, indagati nel processo che si è concluso ieri sera a Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Nel processo “Fiscer” che si è concluso ieri sera a Reggio Calabria, su richiesta della Procura, il Tribunale ha condannato gli imprenditori Francesco e Giuseppe Fiscer. Il primo è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere. Giuseppe Fiscer, invece, è stato condannato a 3 anni di reclusione e non a 5 anni e 6 mesi come riportato nella notizia in rete nella serata di ieri. Il processo riguardava i doppi pagamenti effettuati dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria allo “Studio radiologico sas di Fiscer Francesco” di Siderno.

I soci dello studio radiologico Fiscer: “sentenza ingiusta”

In una nota stampa, i componenti del consiglio di amministrazione dello “Studio Radiologico sas di Fiscer Francesco”, Francesco Fiscer, Pietro Crinò e Antonino Strangio commentano la sentenza emessa ieri dal Tribunale di Reggio Calabria in merito alla vicenda dei doppi pagamenti effettuati dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria alla struttura privata di Siderno. Francesco Fiscer e Pietro Crinò sono stati condannati rispettivamente a 5 anni e 6 mesi e a 5 anni di carcere al termine del processo mentre Antonino Strangio, difeso dall’avvocato Paolo Gemelli, è stato assolto.

Nel comunicato è scritto che i tre soci prendono “atto della sentenza del Tribunale di Reggio Calabria che ritengono assolutamente ingiusta e illegittima ed avverso la quale proporranno appello”. Inoltre “ritengono che quanto risultato dalle prove assunte nel processo sia fortemente in contrasto con la pronuncia di condanna del primo giudice, essendo stato dimostrato attraverso la lunga istruttoria dibattimentale – è detto sempre nella nota – che lo Studio Radiologico non ha percepito doppi pagamenti, o versamenti di somme non dovute, oltre quelle statuite con sentenze passate in giudicato ed oggetto della transazione stipulata con l’Asp di Reggio Calabria, che, si ricorda, ha consentito alla stessa Asp di risparmiare centinaia di migliaia di euro”.

“Ciò nonostante – concludono Fiscer, Crinò e Strangio – continuiamo ad avere fiducia nella giustizia e siamo convinti che la verità sarà affermata in sede di appello con sentenza assolutoria”.

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