COSENZA – Hanno un profumo e un gusto irresistibili ma causano ogni anno la morte di migliaia di animali selvatici e domestici. Le esche mortali, disseminate in parchi, giardini o altri luoghi pubblici, sono usate da gente senza scrupoli per arginare il randagismo, ridurre le colonie feline o metter fine a dissidi condominiali.
Sostanze facilmente reperibili in commercio (topicidi, pesticidi, diserbanti, liquidi anticongelanti) o componenti d’importazione (cianuro e stricnina, di cui esiste un vero e proprio smercio clandestino) sono mescolate a carne, lardo o ad altri prodotti appetibili.
Si chiama Bocconi Avvelenati ed è un’app realizzata dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la medicina veterinaria forense.
Quest’applicazione, scaricabile su tutti i dispositivi smartphone, ha come obiettivo quello di segnalare la presenza, di esche e bocconi avvelenati o sospetti che mietono ancora troppe vittime tra cani, gatti domestici e animali selvatici.
Si tratta di un’iniziativa molto importante e, soprattutto, necessaria perchè nonostante l’uso dei bocconi avvelenati sia ritenuto un reato dal 1976, purtroppo, sono ancora molto diffusi. Quindi, per fermare questa attività criminale è necessario l’intervento non solo delle Istituzioni ma anche dei singoli cittadini.
Come funziona
Una volta scaricata l’applicazione, occorre registrare il proprio profilo in modo che l’utente sia rintracciabile; questa procedura serve per evitare segnalazioni false che potrebbero far collassare il sistema. L’utente può anche inviare una foto dell’esca segnalata, in modo che possa essere anche geolocalizzata.
L’app Bocconi Avvelenati funziona tramite segnalazione dei cittadini, che una volta registrati possono inviare una segnalazione sulla presenza di un’esca sospetta caricando una foto. Questo procedimento fa scattare l’allerta ai servizi veterinari e al Sindaco della regione di riferimento; poi saranno i nuclei cinofili dei Carabinieri a ispezionare l’area.
L’emersione del fenomeno e il controllo attivo dei cittadini fungono da ulteriore stimolo per le amministrazioni locali. Quest’applicazione è un vero e proprio sistema di prevenzione, perché attraverso le segnalazioni i proprietari di cani o gatti possono consultare la mappa e verificare la presenza di eventuali pericoli per il loro animale.
Un fenomeno preoccupante
Il Ministero della Salute ha dichiarato che il fenomeno delle esche avvelenate rappresenta un “problema di sanità e incolumità pubblica in quanto, oltre a rappresentare un rischio per gli animali domestici e selvatici, comprese le specie in via d’estinzione, costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per le categorie più a rischio quali i bambini”.
