Area Urbana
Cosenza, gli onesti pagano per tutti. Solo il 20% dei cittadini versa i tributi
Poco più del 20% dei cosentini paga correttamente i tributi. E c’è poi il problema degli allacci abusivi all’acqua: sarebbero quasi 3mila in città
COSENZA – Sono numeri che fanno riflettere, a cui sembra non si riesca a porre un freno da anni. Parliamo di evasione fiscale e mancati incrementi tributari al Comune di Cosenza. L’ultimo consiglio comunale ha approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ma nella relazione dell’assessore al bilancio Giordano sono state messe in evidenza situazioni di criticità ataviche, simili a quelle che portarono l’Amministrazione guidata dall’allora sindaco Occhiuto, ad aderire ad un altro Piano di riequilibrio che, sostanzialmente, presentava problematiche identiche a quelle di oggi: bassa, anzi bassissima capacità di realizzo delle entrate di competenza ed in conto residui con il mancato incremento dei proventi tributari, mancato recupero dell’evasione fiscale e mancato realizzo di entrate per vendita di immobili.
A tutto questo si aggiunge l’accumulo di debiti fuori bilancio, il mancato contenimento della spesa corrente e la grave situazione finanziaria dell’Amaco (una voragine, a dicembre 2022, da quasi 3 milioni di euro). Sul Comune di Cosenza pesa una massa debitoria passiva di 220 milioni di euro.
A Cosenza poco più del 20% paga le tasse. Migliaia di allacci abusivi all’acqua
Dai dati emergono numeri pesanti. Si continua a registrare un altissimo tasso di evasione, pari all’ 80% a cui l’amministrazione sta cercando di porre un freno aumentando i controlli ma cercando, al tempo stesso, di venire incontro a quella fetta di popolazione che ha difficoltà a pagare le tasse. In pratica poco più del 20% dei cosentini, paga correttamente i tributi. Difficoltà si registrano anche nel recupero delle somme: nel 2021 è rientrato a Palazzo dei Bruzi un sommerso pasi ad appena il 5,4%. L’evasione è altissima e finisce per penalizzare gli onesti, quelli che pagano per tutti.
Un autentico cancro per le finanze comunali a cui bisogna porre un freno. Da qui nascono anche le problematiche per la mancanza di servizi. “Molti cittadini – ha evidenziato la consigliera Bianca Rende – non pagano i tributi ritenendo che i servizi non siano qualitativamente adeguati”. Rende ha poi messo in luce le difficoltà dei cittadini a dialogare con Municipia. “Bisogna – ha detto – avvicinare il palazzo al popolo”.
Il consigliere Francesco Alimena che ha invece sottolineato come si debba “guardare ai cittadini leali che non si sono mai sottratti alla contribuzione. C’è qualcuno invece, che non fa il proprio dovere. Dobbiamo saper considerare ed interpretare il coraggio, la lealtà, l’amarezza e la giusta rabbia dei cittadini che pagano i tributi ed instradare la comunità sulla via della lealtà. È impensabile che su 100 cittadini, solo 20 contribuiscano. C’è chi – ha aggiunto Francesco Alimena – ha eccepito l’eccessività delle sanzioni per violazione al codice della strada, ma quando si verifica, ad esempio, che gli scivoli per gli anziani vengano occupati da persone che non dovrebbero, allora è giusto che si venga sanzionati”. C’è poi il problema degli allacci abusivi all’acqua. Sarebbero quasi 3mila in città e il Comune intende individuarli con un censimento delle utenze.
Caruso “se non si pagano le tasse non possiamo garantire i servizi”
Il sindaco Caruso ha tenuto a sottolineare che “non abbiamo manifestato alcuna intenzione di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Viceversa, abbiamo aperto la strada, ancora una volta, ad un discorso diverso di solidarietà che tiene conto delle difficoltà dei nostri cittadini, prevedendo la possibilità di rateizzare non solo quanto dovuto oggi, ma anche quello che bisognava corrispondere ieri”. “C’è una grande attenzione, quindi, nei loro confronti – ha aggiunto Franz Caruso -tutti noi abbiamo dato un’indicazione forte che consente di dire, insieme ai cittadini, pagate i tributi perché se non si pagano i tributi non abbiamo la possibilità di garantire i servizi. Perché una città che contribuisce con il 26,1% ai tributi comunali non è una città solidale e che guarda al suo futuro. È una città che si piega su se stessa e non dà la possibilità di avere uno slancio in più. Se avessimo le risorse umane e le professionalità per farlo – ha detto ancora Caruso – non avremmo trovato difficoltà ad internalizzare anche la riscossione dei tributi.



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