L’idea progettuale si basa sulla lettura del testo “Ciao Caterina. Lettera sulla soglia” di Tiziana Iaquinta tratto da una storia vera e personale dell’autrice.
COSENZA – Il testo, trasposto in opera teatrale dall’attore Marco Paoli, dopo la presentazione della prima a Cosenza è stato portato in scena nei più importanti Teatri calabresi e Italiani, grazie alla collaborazione della Cooperativa sociale La Fabbrica dei Segni (MI) e il Cantiere Teatrale Senza Fissa Dimora (FI). Un evento sconvolgente, improvviso e definitivo stravolge la vita di una famiglia che, al di fuori dai comuni luoghi del quieto procedere, conduceva quella che per loro era la scelta di vita. Una figlia, Caterina, come fulcro di una nuova ed entusiasmante felicità. Una donna che aveva “cambiato la sua esistenza” nell’incontro con quello che sarebbe diventato prima il compagno “di una vita” e poi il padre della loro amata figlia. E poi lui, il catalizzatore degli eventi, colui che al di fuori degli schemi aveva imparato ad amare, non senza fatica, ciò che aveva ritenuto da lui distante per molti anni. Una vita vissuta con consapevole e costante libertà. Poi, all’improvviso tutto quello che era stato costruito si rompe, alla vigilia di un giorno di rinascita, l’enorme, instancabile cuore di lui sussulta e tra lo stupore e il dolore di chi lo ama, davvero, si ferma. Da questo tremendo, irreparabile sgarbo, nasce come da un torrente di emozioni che rompono un fragile argine, il testamento filosofico che Giuseppe, per mano di Tiziana, lascia alla figlia Caterina, con la quale il nuovo Giuseppe era “nato e poi cresciuto”.
Un libro incredibile, intenso, sconvolgente, da cui nasce, non senza consapevoli timori, un monologo che utilizzando il linguaggio teatrale amplifica e fissa in immagini e canzoni le emozioni sgorgate da una penna lucida e poetica. Lo spettacolo unisce il linguaggio del teatro a quello della musica. La scena è scarna, le luci tagliano atmosfere dense. La storia di un lasciare parole ed emozioni che possano bastare per tutta la vita di chi, suo malgrado, resta. La storia di chi dovrà crescere senza la presenza fisica di colui che con ogni gesto e pensiero nutriva d’amore le ore. Per la messa in scena di domani presso il Teatro Morelli, che fa parte del calendario di Buone Feste Cosentine del Comune, i fondi raccolti dalle libere donazioni saranno devoluti all’Associazione “Ai confini del cielo Onlus” che svolge attività di assistenza sociale e socio-sanitaria in favore della popolazione più povera e/o svantaggiata residente in Bosnia Erzegovina e, in modo particolare, dei bambini ed offre sostegno economico delle Comunità che operano a Medjugorje al fine di realizzare centri sanitari, opere e infrastrutture di rilievo sociale, programmi di intervento e di aiuto umanitario in favore delle fasce più deboli della popolazione.
