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Pecora, Caridi, Talarico: “Troppe minacce a magistrati”

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Pecora, Caridi, Talarico: “Troppe minacce a magistrati”

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REGGIO CALABRIA – Aldo Pecora, presidente del movimento “Ammazzateci tutti”, si esprime in merito alla lettera contenente alcune cartucce di kalashnikov indirizzata ai magistrati antimafia di Reggio Calabria,

Antonio De Bernardo e Francesco Mollace. Di certo episodi di sdegno che meritano attenzione.

“Che in meno di due settimane a Reggio Calabria siano gia’ tre i magistrati ad aver ricevuto minacce e’ un fatto estremamente serio e che merita particolare attenzione da parte dei cittadini e dello Stato”. 

“Nell’esprimere al dottor Bernardo ed al procuratore Mollace la nostra solidarieta’ per le vili intimidazioni – continua il leader di Ammazzateci Tutti – ribadiamo quanto detto per il dottor Lombardo lo scorso otto marzo: auspichiamo interventi immediati e tangibili dal Governo”. Per il deputato del Pdl Giuseppe Galati “occorre una dura presa di posizione nei confronti di tali deprecabili atti che cercano di destabilizzare chi quotidianamente opera a difesa della legalita’ e della giustizia. Mi auguro – conclude Galati – che si faccia luce sull’accaduto e sono sicuro che i Magistrati di Reggio Calabria continueranno il duro lavoro che ha lo scopo di debellare l’azione della criminalita’ organizzata sul territorio che deve essere soppressa e isolata con il contributo di tutta la societa’ civile”. Per il coordinamento nazionale Antimafia “Riferimenti” “l’aria che si respira attualmente a Reggio Calabria e’ di piena destabilizzazione. Dopo l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti delpm Giuseppe Lombardo, – continua la nota – veniamo a conoscenza che ad altri due magistrati sono stati indirizzati dei proiettili. Quando si crea un clima di confusione, come la storia ci insegna, risulta difficiele, poi, stabilire quali siano priorita’ e emergenza”.

 

 L’Assessore regionale alle Attivita’ Produttive Antonio Caridi ha espresso solidarieta’ nei confronti dei magistrati di Reggio De Bernardo e Mollace per l’intimidazione subita. “E’ inaccettabile ed inqualificabile l’atto intimidatorio nei confronti dei magistrati Antonio De Bernardo e Francesco Mollace, in servizio presso la Procura di Reggio Calabria”. Ai due giudici l’Assessore Caridi manifesta “piena ed incondizionata solidarieta’” ed esprime “indignazione e sconcerto per l’ennesimo atto criminale che cerca di minare l’azione e l’attivita’ quotidiana degli organi giudiziari”. Secondo l’Assessore “e’ necessario prendere decisamente posizione contro questi atti intimidatori che tendono ad imporre una logica destabilizzante nei confronti delle istituzioni democratiche che continuano a garantire, grazie all’impegno ed al sacrificio quotidiano di tanti onesti servitori dello Stato, adeguate condizioni di vivibilita’ e di civile convivenza. La magistratura reggina – ha concluso l’Assessore Caridi – sapra’ ancora una volta rispondere con immutato impegno alla sfida lanciata dalle organizzazioni criminali e riuscira’ a fare piena luce su quanto accaduto ma i giudici e quanti lottano per l’affermazione del diritto e della legalita’ non devono essere lasciati soli, anzi vanno sostenuti ed incoraggiati”.

 

“Desta inquietudine nella comunita’ e preoccupazione generale nelle istituzioni, il clima di pesante tensione generato dalle continue intimidazioni compiute nei confronti di alti magistrati della Procura di Reggio Calabria che si stanno occupando di processi contro le cosche ed il crimine organizzato”. E’ quanto dichiara il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico in merito alla lettera contenente alcuni proiettili indirizzata ai magistrati Francesco Mollace, sostituto procuratore generale, e Antonio De Bernardo, sostituto procuratore della DDA. “Oggi non e’ piu’ tempo di esprimere semplicemente solidarieta’, seppur sincera” – prosegue Talarico. “Abbiamo bisogno di sentire la presenza dello Stato centrale, con misure ed interventi risoluti, forieri di vero cambiamento”. “L’attacco frontale alla magistratura e gli incalzanti tentativi di destabilizzazione della convivenza civile vanno combattuti strenuamente e senza tentennamenti” – sottolinea il presidente del Consiglio. “E’ compito di tutti noi, fare in modo che i magistrati e le forze dell’ordine non si sentano mai soli nella loro battaglia quotidiana contro il malaffare e le collusioni, ma – conclude – costantemente sostenuti e supportati dall’impegno di tutte le istituzioni e della comunita’ nel suo complesso”. 

 

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