CATANZARO – “Il SAPPe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa del Comitato SINTAL (Salviamo il Nostro
Territorio a Lamezia Terme) ed alla Camera Penale di Lamezia Terme a difesa della struttura penitenziaria di Lamezia, ed annuncia la propria partecipazione alla manifestazione che si terra’ il prossimo 29 marzo a partire dalle ore 10″. E’ quanto dichiarano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPE e Damiano Bellucci, segretario nazionale.
“Una struttura, quella del penitenziario di Lamezia Terme, – affermano – che, benche’ ospitata in un ex convento, e’ stata ristrutturata nel 2005, allorquando sono state anche costruite le docce all’interno delle celle, a differenza di altri istituti di recente costruzione che ne sono sprovvisti. Una struttura ben curata e ben tenuta, che, a causa del sovraffollamento nazionale, e’ arrivata a contenere anche oltre 90 detenuti, registrando nello scorso anno un solo atto di autolesionismo, mentre, negli altri istituti della regione se ne sono registrati 13 a Reggio Calabria, 8 a Rossano, 10 a Paola, 5 a Locri , 3 a Palmi, 11 a Cosenza, 7 a Castrovillari, 8 a Catanzaro, 1 a Vibo Valentia e Crotone. 20 i tentativi di suicidio sventati dalla polizia penitenziaria (4 a Reggio Calabria, 2 a Rossano, Paola e Castrovillari, 3 a Cosenza, 5 a Catanzaro e 1 a Palmi e Lamezia Terme), 3 i suicidi (2 a Catanzaro ed 1 a Vibo Valentia) e 3 i decessi per cause naturali.
Per quanto riguarda gli atti di autolesionismo il triste primato spetta alla Toscana, 1236, seguita dal Lazio, 668 e dall’Emilia Romagna, 628. In Calabria, invece, sono 18 i ferimenti e 81 le colluttazioni, 18 gli episodi di danneggiamento a beni dell’amministrazione, 295 gli scioperi della fame. Ci sono stati 12215 manifestazioni di protesta collettive a favore o contro misure legislative (indulto, amnistia, disegni di legge vari); 1796 quelle per le condizioni di vita all’interno delle carceri”. “A livello nazionale, invece, gli atti di autolesionismo – continua il Sappe – sono stati 7317, i tentativi di suicidio 1308, i suicidi 56, i decessi per cause naturali 97. Tutti questi eventi non fanno che aggravare il gia’ difficilissimo compito della polizia penitenziaria che, ormai, da anni lavora con molti agenti in meno rispetto a quelli che dovrebbe avere. Mancano, infatti, 7500 agenti a livello nazionale.
Numeri destinati a crescere nei prossimi due anni a causa dei tagli alle assunzioni. Ricordiamo che nei prossimi due anni potremo assumere solo il 37% del numero complessivo di agenti che andranno in pensione, con un ulteriore decremento di oltre 2000 unita’ a livello nazionale”. Sulla chiusura del carcere di Lamezia Terme e’ intervenuto anche il segretario generale delS.A.P.Pe.,
Donato Capece, il quale ha, tra l’altro, affermato che “e’ semplicemente allarmante pensare di chiudere il carcere di Lamezia Terme in una regione ad alta densita’ ‘ndranghetista ed in cui solo per le gravi responsabilita’ dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia non c’e’ da anni un Provveditore regionale a coordinare stabilmente le politiche penitenziarie. Non e’ ad esempio assurdo distaccare agenti dalla Calabria – dove ci sono serie carenze di organico nelle carceri – per mandarli in servizio temporaneo a S. Angelo dei Lombardi? Non ci stiamo e manifesteremo il 4 aprile a Roma.
Altro che vigilanza dinamica e celle aperte: questa incomprensibile rivisitazione dei circuiti regionali penitenziari voluta dal DAP e’ una vera e propria resa dello Stato alla criminalita’ organizzata ed e’ inaccettabile. Mi appello alla Ministro della Giustizia Paola Severino: non si puo’ piu’ perdere tempo. Bisogna dare nuovi vertici all’Amministrazione Penitenziaria – conclude – visto che quelli attuali, Giovanni Tamburino e Luigi Pagano, sono incapaci di risolvere i problemi ed anzi perseguono soluzioni pericolose”.
