ROMA – Fenomeno di bullismo per le vie della Capitale dove un bel gruppo, forte e compatto, capeggiato da un maggiorenne italiano e cinque ragazzi minorenni, figli di genitori stranieri, si divertivano a rendere totalmente
schiavi i ragazzi più deboli, i rampolli del quartiere. Li costringevano a “lavorare” per loro, attraverso minacce, violenza fisica e psicologica, erano costretti a continui furti, proprio nella casa in cui vivevano, ai propri genitori.
Ma la situazione è stata bloccata e denunciata. I carabinieri hanno notificato sei provvedimenti cautelari a una banda di bulli che hanno terrorizzato per anni i coetanei. Attraverso minacce anche su Facebook, i bulli avevano ridotto le loro vittime in una condizione di completa sudditanza.
