Calabria
Agricoltura, Statti: “Calabria segnata da tante contraddizioni”. Oggi arriva il ministro
Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina questa mattina incontrerà a Falerna il presidente di Confagricoltura Calabria.
CATANZARO – È una Calabria agricola segnata da tante contraddizioni ma anche da molti punti di strepitosa forza quella che sarà mostrata oggi in anteprima al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ‘Coltiviamo capolavori’ attraverso un docu-film dedicato alla realtà attuale ed alle prospettive dell’agricoltura calabrese. Si tratta di un video-racconto che analizza ed approfondisce numeri e realtà del settore agricolo regionale svelandone la forza, la consistenza, i percorsi di una possibile ed auspicabile crescita. È quanto rende noto il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti.
Calabria al quarto posto in Italia per abbandono dei territori rurali e consumo del suolo
“Negli ultimi 30 anni – afferma Statti – l’agricoltura italiana è profondamente cambiata e le dinamiche che la riguardano hanno effetti immediati e diretti sui territori e sulle comunità. Non si direbbe ma la Calabria, ad esempio, è in negativo quarta a livello nazionale dopo Liguria, Molise e Veneto per abbandono dei territori rurali e consumo del suolo; un bel paradosso per una regione dove tutti parlano di agricoltura e si improvvisano strateghi dello sviluppo agroalimentare. Un paradosso che aiuta a comprendere bene quanto e come per definire politiche di sostegno e sviluppo dell’agricoltura occorra guardare in faccia la realtà, senza infingimenti e senza descrizioni caricaturali”.
I numeri: diminuito del 5,9% il numero delle imprese agricole
Il numero delle imprese agricole è diminuito del 5,9%, aumenta ma di poco la dimensione media delle aziende che, in ogni caso, è la metà di quella nazionale. Attualmente l’agricoltura dà lavoro a circa il 20% degli occupati calabresi, è diminuita dell’11,4% la manodopera familiare ed aumentata del 33,1% l’altra manodopera. Oggi nel settore agricolo calabrese lavorano 22.000 immigrati; procede a rilento – nonostante il visibile interesse dei giovani – il ricambio generazionale ma, altro forte contrasto, la percentuale di laureati alla guida di un’impresa agricola in Calabria è doppia rispetto alla media nazionale.
“Non abbiamo voluto organizzare il solito convegno, di parole ed interventi precostituiti – continua Statti – ce ne sono fin troppi e, francamente, hanno stancato; il Ministro Martina, il Presidente Guidi, il presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, il Presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, il Procuratore Aggiunto della DDA di Catanzaro, Vincenzo Luberto, il Capo Dipartimento dell’Ispettorato centrale tutela della qualità e repressione frodi, Stefano Vaccari, saranno impegnati in un confronto serrato sulle più stringenti ed attuali problematiche del settore agricolo. Ragionare di agricoltura, analizzarne i punti di crisi e quelli di forza è esercizio fine a se stesso se non si assume come riferimento una dimensione nazionale ed europea; ecco perché affronteremo le emergenze immediate, come quella costituita dall’invasione di olio tunisino, ma anche problemi di prospettiva che richiedono approcci intelligenti, moderni ed istituzionalmente garantiti.
E siccome l’Unione Europea è stata sollecita nell’andare incontro alla Tunisia chiederemo al Ministro Martina, al di là delle misure compensative già immaginate, che si faccia interprete di una nostra pressante richiesta: la Calabria ora pretende il marchio di qualità IGP ‘Olio di Calabria’; non è possibile tollerare che ci sia tale e tanta sollecitudine nei confronti di un Paese straniero ed invece quando si tratta di definire un dossier che riguarda una regione europea a Bruxelles ci impieghino tempi biblici”.



Social