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Il pentito rimasto solo, allontanato anche dai parenti
COSENZA – La famiglia non ci sta. I familiari di Pierluigi Terrazzano, pentito della malavita cosentina, ritornano in città e lasciano da solo il collaboratore di giustizia.
Terrazzano, ex rapinatore della zona di Cosenza e Montalto, ha deciso di “cantare” per timore di essere ucciso. A detta sua, la sua eliminazione avrebbe dovuto realizzarsi a causa di una relazione tenuta con l’ex nuora del boss Ettore Lanzino. Così Terrazzano, conosciuto come il ladro dalla faccia di bambino e finito in galera per una rapina in un bar di Montalto, sventata grazie ad un impianto di videosorveglianza del locale stesso, decide di pentirsi per salvarsi la pelle. La paura lo spinge a rivelare al pm della DDA di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, i presunti mandanti dell’omicidio del trentaseienne Luca Bruni, scomparso il 3 gennaio del 2012, reggente da neanche un mese dell’omonima cosca cosentina, subentrato al fratello Michele morto a causa di problemi di salute. Terrazzano indica Francesco Presta ed Ettore Lanzino come fautori dell’uccisione di Bruni. Staremo a vedere cosa testimonierà il giovane pentito nei prossimi giorni nelle aule di tribunale. Chissà se almeno lì rivedrà i volti della sua famiglia.



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