Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

La strage dei migranti, bambini tra le vittime. Altre 400 persone a Corigliano (AUDIO)

Calabria

La strage dei migranti, bambini tra le vittime. Altre 400 persone a Corigliano (AUDIO)

Pubblicato

il

migranti reggio

Sono 629 i migranti giunti ieri al porto di Reggio Calabria a bordo della nave militare Vega assieme ai 45 corpi recuperati in mare. In arrivo 400 persone a Corigliano Calabro

REGGIO CALABRIA – I cadaveri raccolti in mare appartengono a 36 donne, sei uomini e tre minori di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni. Il prefetto di Reggio Calabria, Sammartino ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento agli uomini e alle donne delle istituzioni statali e locali, del volontariato che con dedizione hanno operato, anche in questa circostanza, per assistere e accogliere i migranti: “Un impegno senza tregua nei confronti delle sofferenze e dei drammi dei migranti”. Alle operazioni di prima accoglienza e soccorso infatti, hanno partecipato il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri della Guardia di Finanza, del Comune Capoluogo, della Provincia, della Capitaneria di Porto, della Protezione civile regionale, dell’Azienda Ospedaliera, dell’Usmaf, del Suem 118 ed i volontari delle diverse associazioni presenti tra cui la Caritas, il Coordinamento ecclesiale e la Croce Rossa Italiana, Save The Children, Médicins sens Frontières, O.i.m., Achnur, Medici del Mondo”.

“Al momento dello sbarco i migranti sono stati sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni di volontariato. Sono stati forniti anche Kit igienico-sanitari, capi di abbigliamento e generi di primo conforto. Nell’occasione è stata allestita a cura della Regione Calabria la tenda per il trattamento igienico – sanitario dei migranti con patologie cutanee. Le salme invece, sono state ricoverate in un Tir con celle frigorifere messo a disposizione dalla Presidenza nazionale della Croce Rossa Italiana, appositamente interpellata dalla Prefettura”.

“Questa allocazione – ha detto Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile calabrese – non potrà superare le 72 ore. E’ chiaro che gli esami autoptici dovranno essere realizzati nei tempi più brevi possibili. Stiamo verificando in tutta la Regione la disponibilità di celle frigorifere per il ricovero dei cadaveri. Ne abbiamo individuato 52, 7 a Reggio, 3 a Vibo Valentia, 19 a Catanzaro e 24 a Cosenza”.
“Accanto alle procedure di accoglienza – ha detto – stiamo cercando di capire se ci sono delle responsabilità penali tra le persone sbarcate, per vedere di individuare trafficanti di esseri umani”.

Carlo Tansi, è intervenuto in merito all’emergenza sbarchi delle ultime ore ai microfoni di Rlb Radioattiva

ASCOLTA L’INTERVISTA – Carlo Tansi

[audio_mp3 url=”http://www.quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2016/05/Tansi-sbarchi-reggio.mp3″]

Bandiere a mezz’asta alla Regione Calabria

“Sgomento e cordoglio per le vittime dell’ennesimo naufragio, 45 delle quali arrivate al porto di Reggio sulla nave che ha trasportato oltre 600 sopravvissuti. Il Mediterraneo, culla della civiltà, è oggi cimitero sui cui fondali giacciono corpi inermi, vite spezzate, speranze. Nel nostro mare sta morendo soprattutto l’umanità. In segno di lutto ho disposto che per tutta la giornata di domani le bandiere del Consiglio regionale siano posizionate a mezz’asta”. È quanto affermato, sulla propria pagina Facebook, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto.

Fermati stamattina due presunti scafisti

Due uomini ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione carica di migranti naufragata nel canale di Sicilia provocando la morte di almeno 45 persone – tra le quali 3 bambini – sono stati sottoposti a fermo dalla Polizia di Stato dopo lo sbarco dei superstiti avvenuto ieri. I due sono stati individuati dalla squadra mobile con l’ausilio della scientifica.

 

Le vittime dei naufragi, Corbelli: “dove saranno seppellite?”

“Con il cuore colmo di dolore e di rabbia, per le nuove tragedie degli ultimi giorni nel Canale di Sicilia, con oltre 700 poveri migranti morti (tra cui tantissimi bambini), una vera ecatombe, che pesa sulla coscienza dell’Europa, che ha disumanamente chiuso le sue frontiere, chiedo di sapere dove saranno sepolte le vittime, senza volto e senza nome, che continuano ad essere recuperate, ad iniziare dai 45 immigrati (tra cui anche tre minori) le cui salme sono arrivate oggi nel porto di Reggio Calabria?”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “Questi poveri sfortunati, migranti, come le 45 salme arrivate oggi al porto di Reggio – prosegue Corbelli – saranno sepolti con un semplice numerino in tanti piccoli sperduti cimiteri che di fatto ne cancelleranno per sempre ogni ricordo e ogni riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove poterli andare un giorno a trovare per portare un fiore e dire una preghiera. Tutto ciò è semplicemente disumano e crudele

Franco Corbelli, lo ricordiamo si batte da oltre due anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, per la realizzazione a Tarsia, in Calabria, del cimitero internazionale dei migranti e questa mattina è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva

ASCOLTA L’INTERVISTA – Franco Corbelli
[audio_mp3 url=”http://www.quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2016/05/Franco-Corbelli-su-cimitero.mp3″]

 

reggio migranti

Oliverio: “Stiamo affrontando in queste ore una emergenza di proporzioni enormi”

“E’ un’emergenza senza precedenti di cui, pur non avendo responsabilità dirette, ci siamo fatti carico perché ci troviamo di fronte ad una vera e propria tragedia umana rispetto alla quale non si può rimanere assolutamente impassibili”. E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio “da ieri sera – riporta un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale – in costante contatto con i dirigenti della Protezione Civile regionale e con le autorità competenti interessate”. “Ringrazio, a tal proposito – prosegue Oliverio – gli uomini della Protezione Civile della Regione impegnati su più fronti nel prestare supporto alle Prefetture calabresi per far fronte allo sbarco di oltre mille migranti sulle nostre coste.

A Corigliano arrivate 400 persone

E’ giunta al Porto di Corigliano Calabro, la nave di Medici senza frontiere “Dignity I” con a bordo oltre 400 migranti recuperati in questi giorni nel Canale di Sicilia. Nel gruppo vi sono 360 uomini, 40 donne e tre minori. Al molo, a seguire le fasi dello sbarco anche il sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci, che in passato aveva lamentato la mancanza di fondi per l’accoglienza minacciando lo stop agli aiuti.

“Non c’è stata nessuna conversione da parte mia – ha detto oggi – perché sin dall’inizio siamo stati accoglienti. Ma poi è accaduta una piccola frizione con le autorità sovracomunali in seguito all’alluvione del 12 agosto scorso ed il territorio non era in grado di accogliere, dopo dopo 15 giorni dall’evento, anche gli immigrati. É una parentesi chiusa. Oggi abbiamo dato la massima disponibilità. Ci chiediamo però fino a quando durerà tutto questo perché potrebbe diventare un problema accogliere i minori che sono affidati al Comune di Corigliano”.

Al porto anche l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Giuseppe Satriano. “Il territorio calabrese – ha detto – non è secondo a nessuno in questa sfida umanitaria. Bisogna però affrontare il discorso dell’accoglienza perché c’è una mancanza di strutture e di personale specializzato. Grazie però ai volontari e all’amore che li contraddistingue riusciamo a sopperire alle esigenze”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA