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Via Simonetta, a vincere sono i residenti: il cantiere sarà rimosso
COSENZA – Il Tar dà ragione al Comune.
La ‘L. F. Costruzioni di Mirabelli Fulvio & Co.’ dovrà pagare le spese per riportare via Simonetta allo stato originario. Le fondamenta poste dall’impresa edile avvalendosi di un’autorizzazione rilasciata dal commissario ad acta nominato dal Dirigente generale del dipartimento Urbanistica e Territorio della Regione Calabrianonostante il ‘silenzio-diniego’ del Comune di Cosenza saranno rimosse. A nulla sono serviti i ricorsi che i titolari della Mirabelli & Co. Hanno presentato al Consiglio di Stato e al Tar. Tutto rigettato. L’azienda non può costruire in via Simonetta. Il progetto non possiede i requisiti necessari. A denunciarlo, da subito, furono i residenti. Un intero condominio confinante con il cantiere della Mirabelli & Co. si oppose all’edificazione della struttura dando vita ad una querelle che va avanti sin dai tempi di Perugini, dal 2006. Da allora l’azienda dopo aver ricevuto la revoca della concessione edilizia dalla stessa Regione perché illegittima avrebbe raccolto i propri attrezzi abbandonando il cantiere in pieno centro. Una situazione che dopo anni ha fatto crescere l’insofferenza dei residenti che hanno provveduto ad esporre costantemente le proprie lamentele sia in Comune sia in Procura. Ieri il successo dell’ufficio legale del Comune di Cosenza rappresentato dall’avvocato Agostino Rosselli ha dato ragione ai cosentini. La L.F. Costruzioni di Mirabelli Fulvio & Co. non può costruire. Anzi. Deve provvedere a ripulire tutto. Un diktat che da tempo viene disertato dall’azienda. Ad eseguire la bonifica di via Simonetta, per ora, provvederà il Comune a proprie spese. A fine lavori presenterà il conto all’impresa edile che dovrà pagare per i danni arrecati al quartiere.



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