Cosenza
Cantiere illegale su Viale Parco, ma restano le transenne e proseguono gli scavi
Depositata una diffida in Procura con cui si segnala che il Comune di Cosenza e la Regione Calabria invece di riaprire il viale al transito hanno iniziato ad abbattere parte della strada e dei marciapiedi
COSENZA – Oggi su Viale Mancini invece di rimuovere le transenne gli operai stanno eseguendo scavi, abbattendo parte del manto stradale e dei marciapiedi. Una scelta abusiva ed ingiustificata che ha indotto la titolare della stazione di servizio che affaccia sul cantiere a presentare contro il Comune di Cosenza e della Regione Calabria una diffida (alla quale seguirà formale denuncia se la strada non verrà riaperta al transito) ad eseguire lavori diversi da quelli riguardanti il solo ripristino della carreggiata. “Con banali pretesti – scrivono in una nota gli avvocati di Milena Gabriele – il Sindaco di Cosenza tenta di non uniformarsi al provvedimento con cui il TAR Calabria, sospendendo l’efficacia esecutiva di tutti i provvedimenti da me impugnati per vie legali, ha inibito, allo stato, l’esecuzione dei lavori su Viale Parco e la conseguente revisione degli elaborati progettuali. Tutto nel rispetto degli interessi di Milena Gabriele, la quale, a causa dell’illegittimo operato posto in essere dal Comune di Cosenza, ha riportato danni di consistente entità in ordine ai quali andrà a proporre apposita azione risarcitoria.
La responsabilità del Comune di Cosenza e per esso del Sindaco stesso circa l’illegittima prosecuzione di lavori ricorre e sussiste anche se il Sindaco riferisce che ‘il cantiere è della Regione’ sicché al Comune che egli rappresenta non è ascrivibile alcuna responsabilità . La verità , però, è ben altra. Il cosiddetto Parco del Benessere è un’opera voluta e pretesa dal Sindaco ed i lavori illegittimi eseguiti e eseguendi sono frutto di decisioni personali del Sindaco, neppure minimamente oggetto di determinazioni della Regione. Gli avvocati Funari e Domanico hanno inoltrato diffida al Comune di Cosenza ed alla Regione Calabria invitandoli ad attenersi al letterale pronunciato del TAR Giudici Amministrativi. Copia della diffida è stata inviata alla Procura di Cosenza anche per verificare se, nello specifico, il Sindaco del Comune di Cosenza abbia già consumato condotta contraria all’art. 650 codice penale norma che punisce l’inosservanza ad un ordine dell’Autorità Giudiziaria. La realtà delle cose è che i lavori non possono, al momento, proseguire. Il Comune, se lo ritiene, può appellare, la decisione del TAR al Consiglio di Stato ma, al momento, resta pienamente vincolato al pronunciato dei giudici amministrativi”.
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