Cosenza
Planetario e disabili, botta e risposta tra la Fand e il Comune
La Fand Calabria bacchetta il Comune per non avere rispettato i diritti del disabile, ma il Comune prontamente ribatte con un ascensore di prossima realizzazione
COSENZA – Una questione sollevata dalla stampa, sicuramente, ma aggiungiamo giustamente se di fatto ancora non esiste l’ascensore che consenta alle persone diversamente abili di far parte di quella inclusione sociale di cui tanto si parla e ci si vanta. L’ascensore arriverà rispondono dal Comune di Cosenza e nel frattempo c’è il tanto “chiacchierato” Scoiattolo che di fatto, i ben informati e soprattutto le persone portatrici di handicap definiscono pericolosissimo. La Fand Calabria lo ribadisce e sottolinea che tutto questo è sconcertante; il Comune si difende e promette una torre ascensore.
Ma la domanda è: tra quanti mesi l’ascensore sarà pronto? Per quanto tempo le persone con disabilità che vorranno visitare il Planetario dovranno utilizzare un mezzo non sicuro e pericoloso e sentirsi oggetti? La risposta non è data saperla perchè si sa, tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare …
Fand, Planetario “dalle Stelle alle Stalleâ€
«Apprendiamo dalla stampa, dai social Network, noncheÌ dal sito del Comune di Cosenza della questione inerente l’accessibilitaÌ€ della Nuova Struttura “PLANETARIOâ€.
Quale Federazione delle Associazioni delle Persone con DisabilitaÌ€ (FAND Calabria) – scrive il presidente Maurizio Simone – titolata a rappresentare in ogni sede istituzionale i diritti e gli interessi diffusi degli stessi, rimaniamo sconcertati ed indignati nell’apprendere ancora una volta, nonostante vige in Italia una copiosa legislazione in materia, della realizzazione di UN’OPERA NUOVA in cui non siano stati rispettati i principi di: uguaglianza, non discriminazione, pari opportunitaÌ€, autonomia, accessibilitaÌ€, dignitaÌ€, progettazione universale; principi enunciati nell’art. 3, ribaditi e esplicati negli artt. 4, 5, 9 e 20 della Convenzione ONU del 2006, recepita dall’Italia con la legge 18/2009 percioÌ€ legge dello stato! Soprattutto siamo ancor piuÌ€ sbalorditi nell’apprendere dal comunicato del Comune del 04.04.2019, dell’Assessore Caruso, dell’utilizzo dello scoiattolo quale unico mezzo per consentire l’accesso ai servizi alle persone con disabilitaÌ€ o a ridotta mobilitaÌ€.
Tutto cioÌ€ eÌ€ grave percheÌ denota, oltre che la mancanza in progettazione del rispetto del principio della progettazione universale, testeÌ richiamato, attraverso l’uso di strumenti idonei quali ascensori/elevatori, la mancanza del rispetto del diritto della persona con disabilitaÌ€ a muoversi e fruire degli spazi e dei servizi in piena autonomia e sicurezza.
Inoltre, evidenziamo che il montascale “SCOIATTOLO†non risulta la soluzione più idonea e sicura; il suo impiego presenta dei rischi in quanto non ancorato alla struttura delle scale, quindi mobile, e per di più necessita di essere condotto da una terza persona; uno strumento, quindi, che non rispetta il principio di autonomia e sicurezza delle persone con disabilità.
Inoltre, dall’Albo Pretorio online, prendiamo atto che la Determina di acquisto dello scoiattolo è del 2 aprile 2019; il che ci porta a pensare che forse la questione dell’accessibilità sia stata presa in considerazione solo perchè la problematica è emersa, per come appreso dalla stampa, in fase di sopralluogo della commissione Lavori Pubblici del Comune.
Ciò denoterebbe una totale disattenzione ad una fascia di popolazione composta da persone con disabilità e anziani che rimarrebbero esclusi e, quindi, discriminati ai sensi della legge 67/2006.
A questo punto eÌ€ doveroso porsi una domanda: PercheÌ in tutte le fasi di realizzazione (PROGETTAZIONE – ESECUZIONE LAVORI – VERIFICA – COLLAUDO) tale inosservanza non eÌ€ stata da nessuno dei soggetti responsabili delle rispettive fasi evidenziata?
In tal senso, l’art. 24 della legge 104/92 ripreso dal D.P.R 380/2001 all’art. 82 ai nn. 6 e 7 stabilisce l’inagibilitaÌ€ delle strutture prive del requisito di accessibilitaÌ€ e determina per il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l’agibilitaÌ€ ed il collaudatore sanzioni da 5164 a 25822 euro e la sospensione dai rispettivi Albi professionali per un periodo compreso da uno a sei mesi.
Inoltre, nulla ci risulta essere stato predisposto per l’accessibilità sia per i non vedenti che per le persone sorde (a parte la presenza dell’interprete LIS all’inaugurazione).
Ci duole sottolineare, ancora una volta, il mancato coinvolgimento delle persone con disabilità, attraverso le Federazioni e Associazioni titolate alla loro tutela e rappresentanza nello svolgimento
della vita pubblica di una comunità; questa non è una opzione ma un diritto per noi e un dovere per le pubbliche amministrazioni; diritto/dovere sancito dall’articolo 4 della convenzione ONU del 2006.
Pertanto, ci chiediamo: a 10 anni dal recepimento della Convenzione ONU, le persone con disabilità avranno il diritto di vedere le “stelle†come tutti gli altri, in tutti i contesti?
Di conseguenza, come Federazione e Associazioni decliniamo l’invito all’inaugurazione di quest’opera e invitiamo anche le persone con disabilità a fare altrettanto.
Accessibilità al Planetario: l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso risponde ai rilievi della Federazione Associazioni delle persone con disabilitÃ
“La configurazione finale del Planetario e del Museo delle Scienze prevede una torre ascensore, di prossima realizzazione, che consentirà in maniera autonoma il raggiungimento del piano servizi a chiunqueâ€. Lo afferma l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso in replica ai rilievi, diffusi su alcuni organi di stampa, dalla sezione regionale della FAND (Federazione delle Associazioni delle persone con disabilità ) che in un comunicato stampa ha mosso dei rilievi all’Amministrazione comunale sull’accessibilità al Planetario.
“E’ stata preferita, come soluzione temporanea, – spiega nella sua risposta l’Assessore Caruso – quella dell’utilizzo di un montascale assistito rispetto ad un montascale fisso (che comunque necessitava di un operatore) per evitare di ridurre eccessivamente la larghezza della scala. Ad ogni modo, la struttura del planetario risulta completamente accessibile ai disabili. Peraltro, la questione dell’utilizzo dei servizi si pone solo durante le ore di apertura al pubblico per gli spettacoli, che già prevedono la presenza continua di operatori formati anche per l’assistenza alle persone disabili. Inoltre, la scelta dello “Scoiattolo†(la sedia servoscala) è stata sottoposta in più di un’occasione all’Azienda sanitaria locale che ha confermato la regolarità del mezzo sin dal Luglio 2017. Pertanto, l’opera è conforme alle norme sull’accessibilità e quelle sollevate sono polemiche speciose che appaiono più come maldestri tentativi di strumentalizzare politicamente un successo dell’Amministrazioneâ€.



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