Quattro minori finiscono in manette accusati di 62 episodi di cessione di droga tra i coetanei a scuola, nelle villette e per strada. Una ragazza è implicata in una rapina che portò al sequestro di persona
COSENZA -L’operazione dei carabinieri del 28 giugno scorso portò alla luce un filone, a doppia mandata, di spaccio e minori legato all’indagine della rapina cruenta per amore perpetrata in una villa ai danni di una donna posta anche sotto sequestro per estinguere un debito di una delle attuali indagate e pagare un fornitore (leggi qui la notizia )
Oggi, su richiesta della difesa, è stata revocata la misura cautelare di collocamento in comunità dei minori coinvolti nell’operazione portata avanti dall’Arma che smascherò uno dei filoni di spaccio nelle scuole ad opera di pusher “in erba” e che quindi tornano liberi. Il Tribunale dei minori di Catanzaro ha accolto anche l’istanza sempre su richiesta difensiva, rappresentata dagli avvocati Ugo Ledonne, Francesco Acciardi, Gianluca Bilotta e Vincenzo Guglielmo Belvedere, della sospensione del procedimento e della messa alla prova dei tre indagati accusati di gravi condotte di spaccio di stupefacenti.
Per un quarto indagato anche questo minorenne, difeso dall’avvocato Gianfrancesco Vetere, la richiesta è stata rigettata, mentre un quinto minore rappresentato dall’avvocato Riccardo Panno, ha chiesto ed ottenuto di potere essere processato con il rito abbreviato.
Secondo gli inquirenti nell’ambito dell’attività investigativa sono stati effettuati 5 riscontri nei quali gli indagati venivano sorpresi non solo con sostanza stupefacente al seguito, ma anche con materiale da taglio e confezionamento. Gli investigatori hanno recuperato complessivamente 85 grammi di marijuana ed 11 grammi di hashish. Sarebbero stati inoltre registrati ben 62 episodi di cessione di sostanze stupefacenti di tipo hashish e marijuana, identificati 23 assuntori, dei quali 12 minori.
La compravendita di droga sarebbe avvenuta in varie piazze di spaccio concentrate a Cosenza in via XXIV Maggio alle “Colonne”, piazzale dell’autostazione, il centro “rialzo”, villa Giulia e parco Luigi de Matera. Lo spaccio di droga avveniva anche in due istituti scolastici cittadini, approfittando dell’orario della ricreazione. Come riporta infatti, la stessa ordinanza del Gip “l’assidua frequentazione fra gli indagati dimostra come gli stessi spesso pianificassero incontri per supportarsi nella gestione dei propri individuali traffici al fine di reperire risorse da reinvestire in riacquisti della sostanza, in una piena, reciproca consapevolezza dei rispettivi affari e con forme di solidaristico supporto che, valgono a dimostrare la diffusività dell’azione realizzata da ciascuno”.
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