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Forte scossa di terremoto 6.5 in Albania: vittime, feriti e dispersi. Avvertita anche in Calabria

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Forte scossa di terremoto 6.5 in Albania: vittime, feriti e dispersi. Avvertita anche in Calabria

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scossa albania 6 5

Anche la Calabria ed in particolare la fascia jonica è stata svegliata nella notte dalla forte scossa di terremoto registrata in Albania alle 3.54 stamattina

 

COSENZA – Il sisma di magnitudo 6.5 è stato registrato dai sismografi vicino Durazzo, sulla costa settentrionale dell’Albania, ma è stato avvertito in maniera netta in Puglia, e anche in Calabria, Campania, Basilicata e finanche in Abruzzo. A Durazzo si registrano molti danni, case crollate e numerosi feriti e i media locali parlano di tante persone sotto le macerie. La prima stima è di almeno 7 vittime e 150 feriti.

crolli albania terremoto

La forte scossa di magnitudo 6.5, è stata distintamente avvertita anche in Calabria, su tutta la fascia jonica e anche a Cosenza. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico statunitense Usgs, il terremoto ha avuto ipocentro a circa 10 km di profondità ed epicentro tra Shijak e Durazzo. Anche a Tirana tanta paura, con la gente scesa in strada. L’Istituto sismologico albanese riferisce di circa 50 repliche di magnitudo tra 4.2 e 5.4 seguite alla forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 di stanotte vicino a Durazzo e in diverse città è saltata la corrente e i soccorritori sono al lavoro per segnalazioni di edifici crollati alla ricerca disperata di persone disperse.

 

terremoto albania durazzo

Impossibile prevedere l’entità delle future scosse, dopo quella di magnitudo 6,5 avvenuta alle 3:54 vicino Durazzo. I sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rilevano che al momento sono avvenute repliche di magnitudo 5.3 e 5.4, “ma non sappiamo nel dettaglio che cosa potrà accadere”, ha rilevato il sismologo Salvatore Stramondo. Generato dalla compressione fra la placca africana e quella eurasiatica, “il terremoto avrebbe potuto generare uno tsunami, ma l’allarme è rientrato”, ha detto il sismologo Alberto Michelinio, dell’Ingv.

Nella stessa zona colpita oggi dal terremoto erano avvenute due scosse importanti il settembre scorso: la prima di magnitudo 5,8 seguita da una di magnitudo 5,4, ha detto Stramondo. “Al momento non ci sono elementi per stabilire se esiste un legame fra l’evento di oggi e quei terremoti”, ha osservato Michelini. In tutti i casi la zona colpita si trova ai margini fra la placca Africana, che spinge da Sud verso Nord, e quella Eurasiatica, che spinge in senso opposto; si genera in questo modo un movimento di compressione che genera i terremoti. Considerando la magnitudo importante del sisma avvenuto nella notte, era stato diramato l’allerta tsunami.

“E’ stato fatto per le coste albanesi e per quelle greche e italiane poiché l’Ingv è responsabile dell’allerta tsunami nel Mediterraneo”, ha detto Stramondo. Lo tsunami non è avvenuto a causa della profondità del sisma. “Non sappiamo – ha osservato Michelini – se a livello locale possano essere avvenuti fenomeni di lieve entità, compresa fra 5 e 6 centimetri”. E’ stata invece molto forte la percezione del terremoto lungo tutta la costa italiana, da Trieste alla Puglia fino alla Campania e la Calabria, come indicano le mappe ottenute sulla base del servizio “hai sentito il terremoto?” dell’Ingv.

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