Cosenza
Cosenza, Simone guarisce dal virus e dona il plasma: “spero possa salvare vite”
Simone Altomare, di Santo Stefano di Rogliano, ha raccontato della sua guarigione dal Covid 19 e del suo gesto che spera possa essere utile per salvare altre vite. E’ il primo nel centro Sud ad effettuare questa donazione per combattere il coronavirus
COSENZA – Con un post su Facebook e il sorriso negli occhi sopra la mascherina che indossa Simone Altomare ha voluto raccontare la sua battaglia contro quello che definisce il “maledetto” virus. «A distanza di quasi un mese dalla mia guarigione da questo maledettissimo Covid 19 che sta facendo strage in italia e nel mondo portandosi via giovani e meno giovani, oggi per me è stata una giornata molto intensa ed importante che vorrei condividere con tutti». Inizia così il messaggio su Facebook di Simone, giovane papà di Santo Stefano di Rogliano, centro diventato zona rossa: «Partiamo dall’inizio: la settimana scorsa sono stato contattato dal reparto di malattie infettive di Cosenza dove io stesso sono stato ricoverato fino al 29 marzo. Durante la telefonata mi veniva chiesto se ero favorevole ad effettuare delle analisi di controllo per verificare tutti i miei valori e soprattutto la questione anticorpi creati in riferimento al “maledetto”, la mia risposta è stata subito un secco “si”».
«Bene, a distanza di qualche giorno venivo informato, “ringraziando Dio”, che era tutto rientrato nella norma, che ero compatibile per la donazione del mio plasma e mi veniva chiesto se ero favorevole. Ed ecco arrivato il mio secondo e secco “si”. Ecco, per chi non lo sapesse, la plasmaferesi è una procedura fondamentale in quanto consente lo sviluppo di numerosi farmaci noti come farmaci plasmaderivati ed è importante proprio perché, consentendo l’estrazione di determinate sostanze, permette la produzione di cure e terapie per tutti quei pazienti che soffrono di patologie quali anche infezioni batteriche o virali».
«Mentre ero li sdraiato sul lettino – scrive Simone – il primario mi diceva che in tutto il centro Sud ero il primo ad effettuare questa donazione per combattere il “maledetto”. Dopo tutto ciò, io in primis spero che il mio plasma possa essere conservato in eterno, con la speranza che mai nessuno a causa di questo “maledetto” ne debba fare uso, ma allo stesso tempo vorrei dire a tutti quelli che come me sono riusciti a guarire, di rendersi disponibili a fare questa donazione perché chi decide di donare il plasma offre la possibilità di salvare molte vite e di aiutare chi non ha un’alternativa. Uniti ne usciremo!».




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