Calabria
Si barrica in casa dopo aver accoltellato un compaesano, 4 ore di negoziazione – VIDEO
Ha ferito con un coltello un compaesano e poi si è dato alla fuga barricandosi in casa. Determinante l’intervento del negoziatore e delle A.P.I. (Aliquote di Pronto Intervento) dei carabinieri
GROTTERIA (RC) – Si è conclusa alle primi luci dell’alba di ieri, dopo 4 ore di negoziazione, la vicenda che ha visto protagonista F.L. di Grotteria che, dopo aver aggredito con un’arma bianca un suo compaesano, si era dato alla fuga. I carabinieri lo hanno successivamente rintracciato nella propria abitazione, dove viveva da solo.
L’uomo F.L. si era barricato in casa, e dal suo balcone rivolgendosi ai parenti della vittima e ai militari minacciava comportamenti sia autolesionistici, che rivolti ai carabinieri. Determinante è stato l’intervento del Negoziatore e delle A.P.I. (Aliquote di Pronto Intervento) dell’Arma, giunte appositamente da Reggio Calabria. L’uomo ha poi preferito uscire di casa dall’ingresso principale ed è stato cosìimmobilizzato.
A dar man una mano ai militari con attrezzature speciali i Vigili del Fuoco di Siderno. A carico di F.L. è stato emesso un provvedimento di TSO, per cui lo stesso, tramite un’ambulanza del 118 giunta da Caulonia Marina (RC), è stato accompagnato presso l’ospedale di Reggio Calabria. La vittima è dovuta ricorrere all’intervento dei sanitari, ed è stata ricoverata all’ospedale di Locri, a seguito delle ferite infertegli dall’uomo.
Le A.P.I. – reparti specializzati dell’Arma
L’azione di ieri notte ha posto in luce l’organizzazione dell’Arma dei Carabinieri per l’intervento in azioni a più alto rischio. Una proiezione sul territorio capillare, che riflette quella che è l’anima dell’Arma, da sempre impegnata con tutte le sue componenti – territoriali, investigative e di proiezione – per assicurare la necessaria prevenzione sul territorio nazionale, scongiurando derive violente, e fornire il proprio contributo di efficienza all’azione dell’Italia per la stabilizzazione delle aree di crisi, guardando al bene pubblico globale quale nuova dimensione della sicurezza. Sul piano della prevenzione ravvicinata, l’attività di controllo del territorio, ordinariamente svolta dai Reparti Carabinieri, è stata ulteriormente qualificata attraverso una rete dedicata di vigilanza e ingaggio, in funzione anti-terrorismo.
Le Aliquote di Primo Intervento di Reggio Calabria, specificamente addestrate per operare nel territorio reggino, attraverso un costante addestramento in aree urbane ad alta concentrazione demografica e zone rurali anche recondite, fanno parte di una rete di 22 Aliquote di Primo Intervento e 14 Squadre Operative di Supporto che operano sul territorio e per eventi mirati, considerati a maggior rischio. Si tratta di assetti particolarmente addestrati ed equipaggiati, in costante collegamento con il Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.), l’Unità dell’Arma per operazioni risolutive. Questi contingenti, sperimentati positivamente sul territorio da quattro anni, hanno uno dei maggiori punti di forza nel ruolo attivo di vigilanza e controllo dell’area di competenza: in sintesi, sono sempre sul territorio, al servizio del cittadino.



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