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Zona gialla, i ristoranti fanno il tutto esaurito. Ma Speranza frena “attenzione”

Calabria

Zona gialla, i ristoranti fanno il tutto esaurito. Ma Speranza frena “attenzione”

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RISTORANTI ZONA GIALLA

Un weekend da quasi 200 milioni di euro per la ristorazione secondo Coldiretti che incita ora alle aperture serali mentre ministro della Salute invita alla prudenza

 

 

COSENZA – Una boccata di ossigeno da quasi 200 milioni di euro per bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi aperti nelle regioni ‘gialle’ durante il weekend dove sono potuti tornare al lavoro tanti italiani impegnati dall’attività di ristorazione alla fornitura di cibi e bevande nella filiera alimentare che occupa 3,6 milioni di persone.

É quanto emerge da una stima della Coldiretti sugli effetti dell’apertura nel fine settimana nelle zone gialle che ora incita il Governo alle “aperture serali“. Ma a frenare l’ondata di entusiasmo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, che invita “alla massima prudenza su tutto il territorio nazionale. Non dobbiamo vanificare i progressi delle ultime settimane, risultato dei sacrifici fatti finora. Zona gialla non significa scampato pericolo. Il virus circola e il rischio, anche per via delle varianti, resta alto. Non possiamo scherzare con il fuoco”.

Boom di prenotazioni ma pesa la chiusura serale

Un boom di prenotazioni, segnala Coldiretti, con molti degli oltre 293mila locali aperti nelle zone gialle che hanno registrato il tutto esaurito anche per le limitazioni dei posti disponibili per le stringenti misure di sicurezza e di necessario distanziamento adottate dalle strutture sulle quali continua peraltro ad incidere pesantemente – sottolinea l’associazione – la chiusura serale che vale fino all’80% dei ricavi.

Complessivamente nel 2020 la ristorazione ha quasi dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di circa 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea.

Gli effetti della limitazione delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con cali di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

“Le aperture a singhiozzo e le limitazioni – sostiene la Coldiretti – creano ostacoli alla programmazione dell’attività di ristorazione che si fonda su acquisto e vendita di prodotti deperibili mentre l’esperienza del fine settimana ha dimostrato che il rischio assembramenti è più elevato all’esterno delle strutture. Per questo il prossimo passo deve essere la possibilità in zona gialla di apertura serale per i ristoranti, anche alla luce del progredire delle vaccinazioni e delle importanti misure di sicurezza adottata, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso”.

 

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