Calabria
Sindaco sospeso dopo la condanna: è scontro in Comune
“Aspettiamo un gesto d’amore e di responsabilità per la città da parte dell’ex sindaco Falcomatà: le dimissioni”
REGGIO CALABRIA – Dopo la condanna in primo grado del sindaco Giuseppe Falcomatà (PD) a un anno e 4 mesi di reclusione per abuso d’ufficio e la conseguente sospensione dalla carica in base alla legge Severino, il clima politico a Reggio Calabria si è fatto rovente. L’opposizione di centrodestra chiede le elezioni, la maggioranza di centrosinistra fa quadrato e decide di andare avanti. Il tribunale della città dello Stretto si è pronunciato il 19 novembre scorso sulla vicenda relativa all’affidamento dell’ex Hotel Miramare. Con il primo cittadino sono stati condannati anche altri amministratori e consiglieri della città. Falcomatà non potrà esercitare il suo mandato per 18 mesi, né come sindaco del Comune né come primo cittadino metropolitano. Nei giorni scorsi il centrodestra ha annunciato le dimissioni di massa dei suoi consiglieri, indicando la via del voto come l’unica percorribile per sottrarre la città allo stallo amministrativo. Falcomatà ha nominato i suoi nuovi vice al Comune e alla Città Metropolitana, sostituendo Tonino Perna con Paolo Brunetti all’amministrazione municipale e Armando Neri con Carmelo Versace in quella metropolitana.
Il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, si legge in un comunicato, ha avviato le consultazioni con le singole forze politiche “al fine di individuare le principali priorità programmatiche, utili a garantire un’accelerazione dell’attività amministrativa rispondente al programma elettorale premiato alle scorse consultazioni comunali. Contestualmente Brunetti ha ascoltato le proposte delle forze politiche circa la formazione della nuova Giunta comunale. Concluse le consultazioni – è scritto – il sindaco ff si riserva le valutazioni sulle proposte avanzate per la composizione del nuovo esecutivo”.Dunque, si va a avanti. Ma il centrodestra reagisce duramente. Mentre i primi consiglieri consegnano nelle mani di un notaio le dimissioni, il commissario regionale della Lega parla di “città allo sfacelo”.
“Reggio – dice l’assessore regionale leghista Tilde Minasi – non può permettersi una guida raffazzonata e sorda alle esigenze della collettività o al dialogo costruttivo con i suoi stessi esponenti, come d’altronde lo stesso ex vicesindaco, Perna, ha avuto modo di evidenziare. Reggio deve poter scegliere chi dovrà affrontare le sfide che verranno a breve, senza sostituzioni poco convincenti in corsa che guardano più alle convenienze che alle esigenze collettive. L’auspicio sarebbe che tutti prendessero in considerazione l’eventualità di staccare la spina a questa esperienza, perché i personalismi non dovrebbero essere più rilevanti del bene pubblico”. Parole dure anche da parte di Wanda Ferro e Denis Nesci, rispettivamente coordinatrice regionale e commissario cittadino di FdI, che hanno annunciato le dimissioni di un loro consigliere comunale. “Non esiste per la maggioranza targata Falcomatà – affermano – l’agibilità politica adeguata ad affrontare le sfide alle quali si è chiamati, dopo sette anni di fallimenti e disastri. Siano i cittadini a scegliere da chi essere governati, perché un facente funzioni delegittimato dagli stessi partiti che dovrebbero sostenerlo, è il segnale tangibile che questa esperienza amministrativa sia giunta al termine. Adesso – è la conclusione – aspettiamo un gesto d’amore e di responsabilità per la città da parte dell’ex sindaco Falcomatà: le dimissioni.



Social