Calabria
Depurazione in Calabria, il commissario Giugni “Quattro gare di lavori in primavera”
Il Commissario unico per la Depurazione fa il punto sulla situazione in Calabria “In capo alla Struttura gli interventi più complessi, resta nodo risorse”
COSENZA – I sette interventi previsti in Calabria attualmente di competenza del Commissario Unico per la Depurazione – due sono stati già completati (Crotone e Montebello Jonico) – sono in gran parte in avanzata fase di definizione: quattro gare di lavori su sette saranno infatti pubblicate entro la primavera e per un quinto intervento è in chiusura la Conferenza dei Servizi. Lo spiega la Struttura del Commissario Unico per la Depurazione guidata da Maurizio Giugni, facendo un punto sugli interventi fognario-depurativi necessari in Calabria all’uscita degli agglomerati dalla procedura d’infrazione 2004/2034, giunta fino alla condanna dell’Italia al pagamento di una sanzione pecuniaria. “Come già sta accadendo in Sicilia – osserva Giugni – anche in Calabria ci avviamo verso una fase cruciale, quella delle gare per la successiva apertura dei cantieri. Si è partiti, già con il mio predecessore Enrico Rolle, da una situazione molto delicata, in un territorio che deve fare i conti con ambienti fortemente urbanizzati, carenza di aree utilizzabili, oltre che con l’avanzato degrado di depuratori e reti”.
“In capo al Commissario – aggiunge Giugni – sono finiti gli interventi più arretrati nel processo attuativo, caratterizzati da problemi di ordine tecnico-amministrativo, con basi conoscitive incomplete o inattendibili che hanno richiesto intense attività di ricognizione. Quelli in stato più avanzato sono rimaste invece nelle responsabilità dei Soggetti attuatori precedentemente individuati. Tutto ciò mentre l’infrazione corre più veloce dei tempi amministrativi e ogni giorno l’Europa multa le inadempienze italiane sulle acque reflue urbane. La modalità del ‘project financing’, cioè col contributo dei soggetti privati, inizialmente pensata per gli interventi programmati attraverso la delibera CIPE 60/2012, si è rivelata impraticabile, anche alla luce dei pareri emessi da ANAC e Ministero dell’Ambiente. Oggi – conclude Giugni – il nodo dei fondi permane e si rende ancor più stringente, visto che la fase dei lavori richiede una spesa più consistente di quella progettuale. Su questo tema, come su tutte le attività in corso, il Commissario proseguirà la sua interlocuzione con le istituzioni nazionali e con l’amministrazione regionale, nello spirito di una piena e fattiva collaborazione”.
Loizzo “bene la realizzazione di nuovi impianti”
“La realizzazione di nuovi depuratori annunciata dal commissario unico Giugni è una notizie importante, considerata l’importanza strategica che essi rivestono sia per la vivibilità ambientale che per gli scarichi sul mare“. Lo afferma Simona Loizzo, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e responsabile regionale del Dipartimento Ambiente del partito “Dobbiamo potenziare la depurazione in un territorio – aggiunge Loizzo – che risente ancora degli abusi realizzati negli anni settanta. Il tema della depurazione riveste un ruolo fondamentale nella previsione a breve e medio termine delle stagioni turistiche. Il lavoro del commissario insieme alla Regione deve essere incentivato dall’uso dei fondi disponibili che certamente saranno sbloccati”. “Si tratta di un argomento che deve essere condiviso – conclude la capogruppo della Lega alla Regione – per imprimere una svolta alla regione e programmare un ampliamento sostanziale dell’offerta turistica calabrese”.



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